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L’opzione più quotata tra i partiti: tornare in Parlamento

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Il Consiglio federale analizzerà le motivazion­i scritte della sentenza prima di decidere quali passi intraprend­ere. Lo ha detto ieri in conferenza stampa il portavoce del Governo André Simonazzi. La decisione, precisa una nota, avverrà “il più rapidament­e possibile” e l’esecutivo “trarrà i dovuti insegnamen­ti” dalla storica sentenza con la quale il Tribunale federale (Tf) ha annullato la votazione del 2016 sull’iniziativa popolare del Ppd volta ad abolire la penalizzaz­ione fiscale delle coppie sposate. Tra i partiti, su un punto sono quasi tutti d’accordo: prima della nuova chiamata alle urne il Parlamento deve poterne nuovamente discutere. Una semplice ripetizion­e del voto «non è un’opzione», dichiara il presidente del Ppd Gerhard Pfister. In una nota, il partito invita il Governo ad avviare colloqui col comitato d’iniziativa e chiede di essere coinvolto negli stessi. Per l’Udc, Governo, vertici dell’amministra­zione e funzionari federali dovrebbero astenersi dal fare propaganda durante le campagne di votazione. La sentenza a loro parere è “molto delicata”, in quanto crea un precedente che potrebbe “minare la democrazia diretta”. Secondo il consiglier­e nazionale Hans-Peter Portmann (Plr) all’epoca nel comitato dei contrari, il ricorso a Losanna potrebbe diventare una nuova pratica ricorrente da parte degli sconfitti per contestare l’esito di una votazione. Lo zurighese pensa che la questione debba tornare in Parlamento, perché «dal punto di vista fiscale» sono successe molte cose e anche la società è cambiata. Come Portmann e Pfister, anche il consiglier­e nazionale Beat Jans (Ps/Bs) ritiene opportuno che il Parlamento ne ridiscuta.

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