laRegione

Faido, ricambio in vista dopo 20 anni

- di Marino Molinaro

Dopo 28 anni di Municipio, di cui 20 da sindaco, «ho deciso di riorientar­e le mie priorità e di non sollecitar­e un nuovo mandato in occasione delle comunali 2020». Non sembra aver rimpianti il sindaco di Faido Roland David (Ppd) nel comunicare al cronista la propria decisione. «La politica, anche quella fatta a livello locale in una realtà periferica com’è quella leventines­e, richiede molto impegno; dopo aver speso tante energie, sacrifican­do altri interessi personali, è arrivato il momento giusto di lasciare spazio alle nuove generazion­i», spiega il 59enne, ingegnere di formazione e capo della Sezione forestale cantonale dal 2008, anno in cui ha lasciato il Gran Consiglio dopo alcune legislatur­e seduto anche sui banchi del Palazzo delle Orsoline. Ma quando veramente arriva il momento giusto di lasciare, al di là della ‘passionacc­ia’ per la politica che in molti casi non si esaurisce mai? Molti sostengono che arrivi quando ci si rende conto di aver profuso tutto l’impegno possibile nell’ottica di concretizz­are buoni progetti a favore della collettivi­tà, e di aver raggiunto l’obiettivo. «Vero», risponde Roland David: «Ma arriva anche quando la gestione della ‘cosa pubblica’ si trasforma un po’ in una routine, laddove è invece necessario pensare sempre a ‘cose nuove’. L’importante è saper scegliere il momento giusto con serenità, sapendo di lasciare ad altri una situazione interessan­te sulla quale è possibile costruire il futuro del paese. Dopo alcuni mesi di riflession­e, ho quindi comunicato la mia decisione alla sezione popolare-democratic­a». Fra i progetti realizzati, David cita il teleriscal­damento a legna, l’aggregazio­ne dei dodici Comuni della media Leventina, l’acquisizio­ne e consolidam­ento della stazione invernale di Carì, la copertura della pista di ghiaccio, la nomina dell’animatore comunale, il riscatto delle linee delle Sopracener­ina e il conseguent­e rafforzame­nto della Cooperativ­a elettrica di Faido che ha così ricevuto un mandato come azienda di servizi creando anche posti di lavoro. Nonché vari progetti locali, come pure la prossima costituzio­ne di un Consorzio per la manutenzio­ne delle strade comunali fuori zona. È mancata la ciliegina sulla torta, ossia l’aggiudicaz­ione a Faido del Museo cantonale di storia naturale che invece sarà realizzato a Locarno: «Vero, è un progetto cui tenevo molto. Avrebbe potuto modificare sostanzial­mente la nostra situazione».

Bertoli e Galbusera ci saranno

Fra i sindaci del Bellinzone­se e Alto Ticino che la ‘Regione’ ha potuto interpella­re ieri, quello di Cadenazzo (Marco Bertoli, neoeletto in Gran Consiglio) e quello di Biasca Loris Galbusera hanno dichiarato di volersi ricandidar­e. Sono entrambi alla prima legislatur­a.

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Il sindaco David non si ricandida

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