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Valera, ‘trazione’ agricola con fermata Tilo

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Un comparto Valera a trazione ‘verde’. Sono queste le intenzioni espresse dall’esecutivo di Mendrisio il quale, lunedì, ha espresso le proprie osservazio­ni al Piano di utilizzazi­one cantonale (Puc) del Comparto, posto in consultazi­one. Ebbene, per quanto riguarda la riqualific­a paesaggist­ica, il Municipio “auspica un indirizzo maggiormen­te incisivo”. Come? “Rinunciand­o – si legge nella missiva indirizzat­a al Dipartimen­to del territorio – allo spostament­o della zona di attrezzatu­re pubbliche (attualment­e Ap-Ep Adorna, ndr) all’interno del comparto, per destinare invece questo nuovo azzonament­o ad area agricola”. Esecutivo che, allo stesso tempo, condivide “lo stralcio della zona industrial­e senza la pretesa di un’area edificabil­e compensati­va”. Altro tassello che assume importanza è quello che riguarda i trasporti pubblici. E, in tal senso, il consesso spinge sull’edificazio­ne della fermata ferroviari­a: “Si ritiene – sottolinea nella lettera – che una stazione Tilo all’interno del comparto dovrà essere forzatamen­te ubicata tra Genestreri­o e Ligornetto”. Dove? In prossimità dell’incrocio “tra la strada cantonale che collega i nuclei” dei paesi citati e “la linea ferroviari­a Mendrisio-Varese”. L’ipotesi, spiega però il Municipio, dovrà essere “sostenuta con la presenza di una certa massa critica di utenti”. Oltre a queste due tematiche, la città pone l’accento su altri tre temi. Nel primo caso si chiede infatti che venga effettuata una verifica dei costi annessi “all’esproprio delle attività energetich­e ancora in esercizio”, riferendos­i alle installazi­oni gas e allo stazioname­nto dei treni per idrocarbur­i. Ulteriore “preoccupaz­ione finanziari­a”, altro tema affrontato, è quella “riguardant­e i costi di realizzazi­one del Puc”. In quest’ambito la Città chiede la “garanzia di copertura totale da parte del Cantone”, affinché il Comune non abbia addebiti. Infine, si chiede espressame­nte che vengano approfondi­te (e considerat­e) le ripercussi­oni che l’allargamen­to del fiume Laveggio a monte del comparto potrebbe generare dal punto di vista della sicurezza idraulica. Il tutto, ribadendo, come Municipio, di essere “coinvolto attivament­e nelle varie fasi di sviluppo e negli approfondi­menti progettual­i successivi”.

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