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Fallimenti, persi oltre due miliardi di franchi Anche in Ticino sono aumentati i danni

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Neuchâtel – Nuovo record di fallimenti in Svizzera: lo scorso anno sono state aperte 13’971 procedure di questo tipo nei confronti di società e persone. Lo indica l’Ufficio federale di statistica (Ust), precisando che rispetto al 2017 l’aumento è stato di 714 unità (+5,4%). Lieve la crescita in Ticino (+1,5%, per un totale di 756), mentre nei Grigioni il balzo in avanti è stato più marcato (+11,8%, a 236) . Gli andamenti si situano tra il -1,2% e il +9,8%, con Zurigo che emerge come unica grande regione a registrare un calo (-1,2%). Sul fronte opposto, è l’Espace Mittelland a segnare l’incremento più marcato. A contribuir­e alla tendenza al rialzo in quest’area sono stati in particolar­e i cantoni di Friburgo (+8,2%), Berna (+9,6%), Neuchâtel (+15,7%) e Giura (+25,5%). L’incremento è stato molto elevato anche ad Appenzello Interno (+25%), Uri (+26,1%) e a Glarona (+31%). Sempre a livello cantonale, oltre a Zurigo, si è registrato un calo a Zugo (-3,9%), Vaud (-4,1%) e Appenzello Esterno (-15,5%). In ambito finanziari­o, l’importo delle perdite risultanti da procedure di liquidazio­ne ordinarie e sommarie è tornato al di sopra della soglia dei 2 miliardi di franchi. L’incremento, pari a 328 milioni di franchi (+19,3%), fa seguito alle cifre del 2017, anno caratteriz­zato dal livello più basso dal 1994. Questa recrudesce­nza è dovuta all’aumento delle perdite nei cantoni di Ginevra (+373 milioni di franchi), Basilea Campagna (+89) e Nidvaldo (+35). In Ticino le perdite sono aumentate di 22 milioni di franchi (a 75 milioni).

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