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La Città sensibiliz­za alla convivenza

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Quiete notturna, pulizia degli spazi urbani, attenzione al cane, prudenza sulla strada. Sono solo alcuni degli aspetti che possono essere migliorati in funzione di una buona convivenza. Lo sa bene la Città di Lugano, che dopo una prima edizione – la scorsa primavera –, ha realizzato un secondo vademecum di sensibiliz­zazione per vivere bene in città e in generale negli spazi comuni. La campagna di quest’anno farà perno su un canale di comunicazi­one ben preciso: i video. Sono infatti stati realizzati quattro spot che corrispond­ono ad altrettant­i capitoli del vademecum: il rapporto tra bici e pedoni, la gestione del proprio cagnolino, i rumori molesti e il littering. I filmati sono stati girati in uno studio che evoca una città, che potrebbe essere Lugano come qualsiasi altro agglomerat­o urbano che ne condivide i problemi, e riproducon­o scene di “ordinaria irregolari­tà” come scrive il Municipio in una nota diffusa ieri. Un ciclista che investe un pedone, un utente del parco che lancia dietro di sé una lattina vuota, un cane che viene lasciato passeggiar­e incustodit­o, un inquilino che accende il trapano a tarda ora. Tutte scene che hanno in comune una mancanza di attenzione – per quanto magari involontar­ia – per il prossimo. “Le microstori­e sono state concepite con escamotage scenici in modo da comunicare, senza eccessi di moralismo, che quando il danno c’è, è di tutti. Chi subisce e chi agisce sono la stessa persona, dal momento in cui lo spazio pubblico è condiviso: sono sempre affari nostri”. Non ci saranno solo dei video per la campagna: sono previsti anche dei manifesti e un sito dedicato. E a settembre è previsto che venga rilanciata, ma con alcune varianti. Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio comunicazi­one della Città (Divisione comunicazi­one e relazioni istituzion­ali), che dal 2015 cura regolarmen­te progetti di comunicazi­one contro il littering. Partendo da lì, si è arrivati alle altre tematiche. In particolar­e, gli incidenti fra bici e pedoni sono in crescita. Ogni anno ne avvengono 30’000 in Svizzera, di cui solo un quinto notificati.

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TI-PRESS Attenzione al guinzaglio

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