Poestate, la 24esima edizione è alle porte
Resident team e AfterPoestate. Sono queste le novità della 24esima edizione di Poestate, presentata mercoledì in conferenza stampa da Armida Demarta, fondatrice e ideatrice, nonché direttrice artistica del progetto culturale consolidatosi negli anni (siamo alla soglia dei 25) nell’agenda culturale cittadina, emanando i suoi riverberi in tutto il cantone, uscendo pure dai confini. Da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno, il patio di Palazzo Civico di Lugano sarà la casa dell’edizione 2019 intitolata “Concept” e “vestita di giallo”, il colore scelto quest’anno. L’anatomia è la stessa: autori affermati accanto a esordienti e, soprattutto, pluralità nella proposta e sperimentazione “che tasta il terreno” (peculiarità della manifestazione). Prima di passare in rassegna alcuni ospiti, però, torniamo alle novità annunciate nell’attacco. Il Resident team vede un gruppo di persone coinvolto durante le serate in reading e installazioni video (che saranno trasmesse in loop durante gli appuntamenti, a mo’ di scenografia). La seconda novità è un esperimento: AfterPoestate (2 giugno, dalle 16, Bar Laura), a cura di Mirko Aretini. Si tratta di un reading molto particolare con diversi ospiti, ma il programma dettagliato arriverà solo alla fine di questo mese. Fra il 30 maggio e il 1° giugno si susseguiranno quindi momenti con – in ordine sparso – Andrea Fazioli, Yari Bernasconi, Gilberto Isella, Marco Vitale, Mauro Valsangiacomo, Daniele Bernardi, Massimo Daviddi, Gerry Mottis, Cristina Castrillo, Margherita Coldesina, Marko Miladinovic, Alexander Hmine, Gianluca Monnier, Mercure Martini e tanti altri. Del denso e interessante programma, segnaliamo il dibattito pubblico di venerdì 31 maggio, “Cultura di stato e cultura indipendente tra autoreferenzialità e apertura”. Un momento per discutere della politica culturale cantonale, polarizzata e caratterizzata, come spiegato da Demarta, da disarmonie. L’intento è quello del confronto e magari anche, come auspicato, la redazione di un manifesto da sottoporre alle autorità cantonali. In attesa di festeggiare il quarto di secolo, Demarta ha chiosato: «Finora abbiamo scherzato. Adesso cominciamo sul serio». In attesa, chi volesse saperne di più, digiti: STO