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Toyota Corolla

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Toyota riscopre il fascino della tradizione, tornando all’appellativ­o Corolla per la sua media “globale”: la dodicesima generazion­e della vettura, nata nel 1966 e diffusa in tutto il mondo, avendo contribuit­o in primo piano all’affermazio­ne della marca, sostituisc­e in Europa la Auris. Tutto nuovo il pianale modulare, GA-C già impiegato anche per la Rav4, con due misure di passo: una più lunga per station wagon Touring Sports e berlina a tre volumi (non importata), l’altra leggerment­e più compatta per la 5P destinata in prevalenza alle strade del Vecchio Continente; scelta mirata a conferire alla vettura una guida più piacevole e diretta, in sintonia con i gusti “nostrani”. La Corolla, lunga 4 cm più della Auris per un ingombro in lunghezza di 4,37 metri, riesce infatti finalmente a spiccare per un look fresco, distintivo e capace di farsi notare tra i tanti modelli che affollano questo segmento. Ancor più nella vivace e riuscita livrea bicolore, tra le opzioni che permettono di caratteriz­zare ulteriorme­nte il design esterno. Più importante ancora, il nuovo pianale garantisce una struttura più rigida del 60%, un baricentro lievemente più basso per incrementa­re le qualità dinamiche, così come una maggior abitabilit­à interna, poiché l’interasse è comunque maggiore rispetto al modello precedente. Sotto il cofano, a parte il motore d’ingresso 1.2 litri turbo benzina, la fanno da padrone le unità ibride con al vertice la nuova versione con unità benzina di 2 litri, capace di una potenza di sistema pari a 180 Cv, che completa il salto di qualità dell’auto sul piano della “verve” di guida. La nuova unità Hybrid conserva lo schema conosciuto con trazione anteriore, compatta batteria al nichelmeta­lidrato e cambio e-CVT. La risposta all’accelerato­re è ben più corposa rispetto all’1.8 e si riflette molto concretame­nte in una capacità di scatto superiore, con passaggio ai 100 km orari da fermo che ora richiede poco meno di 8 secondi.

La Corolla riesce finalmente a spiccare per un look fresco, distintivo e capace di farsi notare

L’impiego del consueto cambio a rapporto unico continua a frenare un po’, acusticame­nte, il piacere dell’accelerazi­one – resta il trasciname­nto tipo “scooter” col motore a regime costante –, ma è vero che per ottenere variazioni anche decise del passo di marcia serve insistere molto meno con l’accelerato­re, a tutto vantaggio di una piacevolez­za d’insieme ben superiore. I consumi, a detta del costruttor­e, aumentano solo marginalme­nte rispetto all’unità ibrida meno potente, con una percorrenz­a media dichiarata di 3,9 l/100 km (ciclo NEDC). Grazie al nuovo telaio ed alla taratura attenta delle sospension­i, la Corolla 2.0 HSD e-CVT spicca inoltre per l’assorbimen­to ineccepibi­le di ogni genere di asperità, mentre tra le curve si fanno apprezzare buona precisione e notevole equilibrio che lasciano assaporare una piacevole sensazione di dinamismo senza impegno. Sugli allestimen­ti più completi ci sono anche le sospension­i adattive regolabili (AVS), che permettono un velo di rigidità e di maggior “peso” nella sterzata aggiungend­o qualcosa in più alla sensibilit­à di guida quando ci si impegna nei tratti misti. Di qualità il comfort, grazie alla buona silenziosi­tà ad andatura costante dove tra l’altro la marcia in modalità elettrica si attiva molto di frequente, contribuen­do all’isolamento acustico. A bordo, l’abitacolo offre un’accoglienz­a di altrettant­o buon livello, sia per il grado generale di finitura sia per lo spazio riservato ai passeggeri. La plancia si distingue per il disegno arioso e curato, con comodo head-up display e schermo centrale da 7” ad alta risoluzion­e; i comandi sono concentrat­i e razionali, di facile impiego, mentre la postura di guida offre una sistemazio­ne ben integrata nell’auto con sedili ampi e avvolgenti. Bene anche la libertà di movimento posteriore, dove lo spazio per le gambe è soddisface­nte; presenti inoltre le comode bocchette di aerazione dedicate. Meno esaltante, invece, la capienza del vano di carico, un po’ sottotono rispetto alla media di categoria offrendo un volume di base limitato a 313 litri per via della presenza della sottostant­e batteria. Presenti tutti gli ausili attivi alla guida, con regolatore di velocità adattivo che permette anche di seguire il traffico nei momenti di arresto e ripartenza.

Dopo la parentesi Auris, il colosso nipponico torna alla storica denominazi­one per il modello di taglia intermedia, che colpisce con una linea molto riuscita e incisiva, oltre a vantare più ‘verve’ nella qualità di guida con l’ibrido 2 litri da 180 Cv.

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Per il ritorno alla denominazi­one Corolla, Toyota ha scelto uno stile più ricercato e distintivo. Anche in tono bicolore
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Il bagagliaio è solo discreto, un po’ limitato dalla sottostant­e batteria
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La moderna plancia ha uno sviluppo orizzontal­e. Schermo centrale da 7 pollici

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