‘Per noi resta un big match’
Domani l’Acb di Daniele Russo fa visita alla capolista con ancora tanto da giocarsi nonostante i 20 punti di svantaggio
La prima contro la terza della classe solitamente lo si può definire un “big match”. Ma se si aggiunge un dettaglio piuttosto rilevante, ossia che tra le due compagini – in questo caso Stade Losanna/Ouchy (1°) e Bellinzona (3°) – ci sono 20 punti di differenza, forse la partita non è poi più tanto “big”. O sì? «Per noi, rimane un match diverso dagli altri – ci spiega Daniele Russo, da due stagioni pilastro della difesa granata –. Loro sono ancora imbattuti in questa stagione (18 successi e 5 pareggi, ndr) e l’idea di essere i primi e forse gli unici a sconfiggerli ci stimola parecchio. Inoltre vogliamo dimostrare che 20 punti di distacco sono esagerati. Ricordo il match d’andata, ero in tribuna e non ho visto tutta questa differenza sul campo (i vodesi si sono imposti 1-0 trovando il gol partita al 76’, ndr). L’enorme divario si spiega principalmente con la loro impressionante continuità, mentre noi a inizio stagione abbiamo avuto un piccolo passaggio a vuoto che però, con tre punti a vittoria, ci ha fatto rapidamente accumulare ritardo. In ogni caso sui 90 minuti possiamo dire la nostra e vogliamo dimostrarlo. Senza contare che dobbiamo assolutamente arrivare secondi, perché non si sa mai». Già, perché nonostante l’ormai praticamente certa prima piazza a fine stagione (mancano 7 turni e il vantaggio sull’Yverdon secondo in classifica è di 16 punti), come fa notare l’ex giocatore di Team Ticino, Lugano, Mendrisio, Chiasso, San Gallo e Winterthur, il club vodese «deve ancora ottenere la licenza per giocare in Challenge League (la comunicazione in prima istanza avverrà il 29 aprile, ndr)». In questo senso dalla Svizzera romanda assicurano che “tutto si sta sistemando, finanziariamente non ci sono problemi, mentre per lo stadio di certo non potremo giocare a Vidy, per cui andremo o alla Pontaise di Losanna o (ipotesi preferita, ndr) a Nyon”. A spiegarlo è Vartan Sirmakes, presidente dello Stade... Nyonnais. A febbraio l’imprenditore armeno (attivo nel campo dell’alta orologeria) è infatti corso in soccorso del club ri
vale, sull’orlo del fallimento dopo l’allontanamento del presidente nonché principale finanziatore Resul Sahingöz... «Una situazione incredibile – commenta Russo –. La notizia delle difficoltà dello Stade Losanna evidentemente aveva riacceso in noi una fiammella di speranza, spazzata però subito via dal salvataggio annunciato dal presidente del Nyon, che ha del clamoroso. Purtroppo in Svizzera succede anche questo, ma rimane una situazione – senza permettermi di addentrarmi nel caso specifico visto che non conosco le dinamiche – quantomeno un po’ dubbia».
A prescindere dalla questione licenze, a motivare i granata a difendere almeno la terza piazza c’è anche il fatto che «i primi tre posti danno l’accesso diretto alla prossima Coppa Svizzera, senza quindi dover passare da un sempre insidioso spareggio, che oltretutto si disputerebbe a fine campionato e che quindi allungherebbe di una settimana la nostra stagione. Anche per questo chiudere nelle prime tre posizioni sarebbe molto importante, per dare già un’impronta ben definita alla prossima stagione, magari attirando anche qualche giocatore o qualche sponsor in più».