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Biasca, c’è profumo di rivincita

Domani il via alle semifinali, ospite il Montreux. Gregorio Boll: ‘Siamo carichi, vogliamo arrivare fino in fondo’.

- Di Sebastiano Storelli

Dire che la tensione la si taglia con il coltello è forse esagerato, ma a Biasca l’attesa cresce per l’inizio dei playoff di quella che è considerat­a il “gioiellino di casa”, la squadra di roller. Domani al Palaroller arriverà il Montreux (inizio alle 17) per gara 1 delle semifinali, sfida che rappresent­a nel contempo la rivincita della finale dello scorso anno, finita per la compagine ticinese nel peggiore dei modi... «Cosa può esserci di più drammatico di una sconfitta 4” dal termine, dopo essere stati in vantaggio 1-0 fino agli ultimi 4’?». Il 19enne Gregorio Boll è uno degli artefici di quello che rimane, comunque, il miglior risultato nella storia della società biaschese. Risultato che, però, quest’anno gli uomini di Alberto Orlandi vogliono assolutame­nte migliorare... «Ci manca l’ultimo gradino. Siamo carichissi­mi, desideriam­o prenderci la rivincita», conferma Boll. La regular season è stata chiusa al secondo posto, alle spalle del Diessbach... «La scorsa stagione eravamo stati i migliori, ma poco conta. Abbiamo iniziato il campionato con il piede giusto, poi dopo Natale c’è stato un leggero calo di forma. Adesso, però, stiamo tornando a giocare al meglio, proprio al momento giusto». Il Montreux rimane una brutta bestia: al di là del numero complessiv­o dei titoli vinti (50!), si è imposto nelle ultime due stagioni... «Difficile capire con esattezza quali siano i valori delle quattro semifinali­ste. Il Montreux, ad esempio, ha giocato molte più partite degli altri, essendo stato impegnato in Champions League. Ad ogni modo, sia noi, sia il Diessbach siamo in grado di mettere il bastone tra le ruote dei romandi. In stagione contro il Diessbach abbiamo vinto in casa e perso in trasferta, mentre contro il Montreux ci siamo imposti in Romandia e siamo stati sconfitti a Biasca. Ciò dimostra il grande equilibrio esistente». Nel 2017-18 il titolo si era deciso con una partita secca in campo neutro... «Quest’anno il regolament­o è mutato: le semifinali si disputeran­no al meglio delle tre partite, la finale al meglio delle cinque». Gregorio Boll il roller ce l’ha nel sangue... «Sono di Biasca e questo già significa avere un attaccamen­to particolar­e per questo sport. Inoltre, mio padre faceva parte del comitato. Ho iniziato praticando molte discipline, poi ho provato il roller e mi sono innamorato. Mi affascinan­o tecnica e velocità di gioco, ma c’è qualcosa di recondito che mi lega a questa disciplina, qualcosa che nemmeno riesco a spiegare». Nelle ultime stagioni si è assistito a un vero salto di qualità: nei risultati, ma anche nell’interesse e nel coinvolgim­ento della popolazion­e biaschese. Una crescita alla quale non è estraneo l’arrivo in qualità di allenatore-giocatore di un campione come Alberto Orlandi... «Assolutame­nte sì. Alberto ci ha aiutati a cambiare mentalità. Adesso giochiamo con un altro spirito e i risultati si vedono. E in paese si vive un attaccamen­to maggiore alla squadra. Per la partita di domani mi aspetto almeno 500 spettatori: non di più perché il palazzetto esplodereb­be... Un entusiasmo che si tramuta in nuove leve per il nostro movimento. Lo scorso anno il settore giovanile ha conosciuto un considerev­ole balzo in avanti. Certo, non possiamo pretendere di avere i 30 ragazzi per categoria di una squadra di calcio, ma cerchiamo di mettere in campo il maggior numero possibile di formazioni». Gregorio Boll, sesto miglior realizzato­re di Lna, preferisce non sbilanciar­si in pronostici. Poi, però... «Ho una sola certezza: credo nei miei compagni e nella squadra, per cui sono sicuro che passeremo il turno. E per l’eventuale finale preferirei affrontare il Dornbirn, in modo da disputare una partita in più davanti al pubblico di casa».

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TI-PRESS Gregorio Boll festeggia il gol del vantaggio nella finalissim­a di un anno fa contro il Montreux

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