‘La ricostruiremo ancora più bella’
Emmanuel Macron promette ai francesi tempi rapidi per riedificare Notre-Dame. Raccolti già 700 milioni di euro in donazioni di privati. La procura indaga per disastro colposo.
Parigi – L’hanno buttata in politica, inevitabilmente. Le europee del 26 maggio non sono così lontane e Notre-Dame ne è stata travolta. Emmanuel Macron e Marine Le Pen, appaiati nei sondaggi, hanno dato l’impressione di volere sospendere le ostilità. Ma, appunto, è stata solo un’impressione. Il discorso con cui il presidente avrebbe dovuto annunciare, lunedì sera, le riforme scaturite dal “Grande dibattito” nazionale, si è trasformato 24 ore dopo in un emozionato appello all’unità del Paese. Un proclama: Notre-Dame sarà ricostruita “entro cinque anni, più bella di prima”, ha assicurato ieri sera. Lunedì era tutto pronto. Macron aveva appena finito di registrare l’intervento, poi la notizia del rogo. Ieri il video è stato distrutto, ha comunicato l’Eliseo, ma il suo contenuto è giunto a tutti i media. I capitoli sono quelli previsti, con un forte appello ai francesi a “lavorare di più”, un tema che al presidente è caro ma che si è rivelato fin qui un boomerang in termini di popolarità. Fra i temi attesi, le pensioni sotto i 2’000 euro che tornano a essere indicizzate all’inflazione; taglio delle tasse per il ceto medio; sgravi fiscali rinnovati per i bonus di fine anno ai lavoratori; sospensione della chiusura di scuole e ospedali nelle zone depresse. Niente sulla richiesta principale dei gilet gialli, il ripristino della patrimoniale, poco sul referendum di iniziativa cittadina. Non è certo che il discorso avrebbe spento la protesta, mentre quello di ieri sera è stato interamente dedicato al dramma della cattedrale, estremo tentativo di rigenerare un clima di unità nazionale, in frantumi da qualche mese: “Dobbiamo ritrovare il filo del nostro progetto nazionale – ha detto Macron nei sei minuti di intervento di stasera – quello del nostro progetto nazionale, che ci ha costruito, che ci unisce, un progetto umano”. Il partito di Marine Le Pen però non ha gradito: “Verboso e illusionista – ha commentato Gilbert Collard – Macron si vede come costruttore di cattedrali ma non annuncia nulla sulla protezione dei gioielli del nostro patrimonio, tutti in pericolo”. Sintetico come un tweet il commento di Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra radicale della France Insoumise: “Peccato...”.