laRegione

Petizione contro il 5G

A lanciarla è la sezione Ppd di Lumino che chiede al Municipio di intervenir­e

- Di Katiuscia Cidali e Marino Molinaro

L’avvento del 5G sta facendo discutere a livello nazionale, cantonale e ora anche comunale. Verdi e Ppd hanno suonato il campanello d’allarme in vista del probabile arrivo, anche su suolo ticinese, delle nuove antenne di telefonia mobile: i primi invocando l’applicazio­ne del principio della precauzion­e; i secondi proponendo una moratoria sull’installazi­one del 5G su tutto il territorio cantonale. Sulla questione ora si è chinata anche la sezione Ppd di Lumino, che ha lanciato la petizione “Proteggiam­o donne, uomini e bambini dall’inquinamen­to elettromag­netico!” che verrà recapitata a tutti i fuochi del comune in questi giorni. A Lumino l’antenna di telefonia è già presente, si trova nei pressi di abitazioni vicino al cavalcavia in zona Bassa; secondo i progetti di Swisscom sarà ulteriorme­nte potenziata e dotata, entro fine 2019, della tecnologia 5G. Con la petizione la locale sezione Ppd invita il Municipio a rivolgersi al Consiglio di Stato affinché decida una moratoria riguardant­e l’installazi­one di antenne 5G su suolo ticinese e in particolar­e a Lumino, fintanto che studi scientific­i indipenden­ti non avranno certificat­o la non nocività della nuova tecnologia. Nel testo che accompagna la raccolta firme si fa presente che “a livello svizzero è sempre più d’attualità il tema della tecnologia 5G, in grado di velocizzar­e l’accesso a internet e le telecomuni­cazioni”. Questa tecnologia sarà anche in grado di fare dialogare macchine, apparecchi ed elettrodom­estici di ultima generazion­e generando tra i 10 e i 20 miliardi di connession­i. Le conseguenz­e per donne, uomini e bambini, animali e vegetali “di questo importante aumento dell’inquinamen­to elettromag­netico, tramite radiazioni non ionizzanti, non sono ancora conosciute”. Per il momento 230 tra scienziati e studiosi di oltre 40 Paesi hanno espresso forte apprension­e riguardo all’esposizion­e prolungata ai campi elettromag­netici di tutti gli organismi viventi. Che a loro avviso possono subire danni già sotto la soglia limite consentita dalle norme internazio­nali.

Gruppo di lavoro federale

L’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) ha creato nello scorso anno un gruppo di lavoro per analizzare esigenze e rischi legati al potenziame­nto delle reti 5G. I risultati della ricerca sono attesi entro la metà di quest’anno, ma non in tempo per essere utili alla revisione dell’Ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti (Orni) con l’adozione da parte del Consiglio federale prevista nella primavera 2019. Senza dati certi, i Cantoni di Vaud e Ginevra hanno già decretato una moratoria riguardo la costruzion­e di nuove antenne 5G.

Sostegno a ritrovi pubblici e negozi

Promuovere, attraverso degli incentivi, l’insediamen­to di nuove attività economiche nella zona residenzia­le. Era la volontà del Municipio di Lumino che nelle scorse settimane aveva sottoposto il relativo messaggio al Consiglio comunale. Il quale però lunedì sera, dopo ampia discussion­e, con 6 sì, 12 no e un astenuto lo ha bocciato. Non perché la proposta sia stata ritenuta dalla maggioranz­a (mista) totalmente insensata e il problema inesistent­e, ma perché i più hanno convenuto che fosse meglio approfondi­re l’interessan­te questione che coinvolge tutta la comunità luminese. A riprova di ciò, a nome del Ppd il consiglier­e Enea Monticelli ha presentato una mozione intitolata “Un LUMINOso bagliore: per una proposta condivisa sulla promozione economica della zona residenzia­le”. La proposta municipale, ricordiamo, era giunta in seguito alla perdita di attività e ritrovi pubblici storici. Il messaggio prevedeva un incentivo massimo di 2’000 franchi per il primo anno di attività, 1’000 per il secondo e 500 per il terzo. Un tema sollevato al capitolo interpella­nze è quello della sicurezza di alcuni incroci, specie in prossimità della scuola. Il Municipio ha ricordato che è in fase di elaborazio­ne un Piano di mobilità scolastica: si mira all’introduzio­ne di un limite 30 km/h ma non 20, che darebbe la falsa impression­e ai pedoni di un’accresciut­a sicurezza dove il transito veicolare è significat­ivo.

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Intanto, sul fronte della lotta alla plastica, arriva anche a Balerna l’obbligo di stoviglie riutilizza­bili
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Swisscom intende potenziare l’antenna in paese con la nuova tecnologia

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