laRegione

Tutti i docenti degli alloglotti gestiti dal Cantone

-

Fra i vantaggi uno statuto lavorativo meno precario e con maggiori prospettiv­e, così da rendere più attrattivo l’incarico di docente di lingua e integrazio­ne nelle scuole comunali ed evitare che si traduca in una mansione solamente “di passaggio”. Questi e altri i punti di forza individuat­i dal Consiglio di Stato nel messaggio con cui propone la cantonaliz­zazione dei docenti di lingue e integrazio­ne, su richiesta del Gran Consiglio, che a suo tempo aveva accolto un’iniziativa parlamenta­re in tal senso. La nuova organizzaz­ione, gestita in modo centralizz­ato dal Cantone (salvo eccezione per i Comuni più grandi, che come da loro richiesta potranno ottenere delle deroghe), consentirà un intervento “più uniforme sul territorio”, e “sarà proposta anche nelle scuole dell’infanzia ed elementari in maniera più analoga”, evidenzia il governo nel messaggio. “Le competenze acquisite dai docenti di lingua e integrazio­ne comunali potranno essere meglio conservate nel tempo, nell’interesse della scuola ticinese”. E questo perché la cantonaliz­zazione, rendendo l’incarico più attrattivo, “permetterà di evitare che il ruolo venga ricoperto da persone che sono in realtà alla ricerca di una posizione più consolidat­a nella scuola pubblica”, ciò che “non permette di consolidar­e competenze specifiche da parte di docenti interessat­i a lavorare con questa particolar­e utenza”. Negli ultimi anni il numero degli allievi alloglotti è in continuo aumento a livello di scuola dell’obbligo e le cifre sono importanti soprattutt­o a livello di scuole comunali. “Gli attuali docenti di lingua e integrazio­ne comunali si occupano di circa 600 allievi con poco meno di 18mila unità didattiche, contro i circa 200 allievi alloglotti alle scuole medie”. La fluttuazio­ne del loro numero e delle unità didattiche nelle scuole comunali “militano senza dubbio a favore dell’incarico cantonale a questi docenti – evidenzia ancora l’esecutivo –, che permettere­bbe di prevedere per loro dei comprensor­i scolastici all’interno dei quali essi verrebbero attivati nei diversi istituti scolastici comunali a seconda dei bisogni reali”. La palla passa ora nuovamente nel campo del Gran Consiglio.

 ??  ?? Messaggio per la cantonaliz­zazione
Messaggio per la cantonaliz­zazione

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland