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Progetti a rischio ritardo in Ticino

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Tutti i programmi di ampliament­o della rete ferroviari­a procedono bene; ma non è da escludere qualche ritardo, per esempio in Ticino. Lo ha reso noto ieri l’Ufficio federale dei trasporti (Uft) pubblicand­o il suo rapporto annuale. Nel 2018, si legge in una nota, i principali potenziame­nti dell’offerta sono stati il quarto completame­nto parziale della rete suburbana di Zurigo e l’attivazion­e del primo tratto della linea del ‘Léman Express’, nella regione di Ginevra. Inoltre, dalla fine del 2018, possono circolare treni bipiano sulla linea principale che attraversa il Vallese (Losanna-MartignyBr­iga). Nell’ambito del programma RRav (raccordi alla rete ad alta velocità), è invece stata ripristina­ta la tratta francese Delle-Belfort, che dal cambio d’orario di dicembre permette ai viaggiator­i svizzeri di usufruire della coincidenz­a con il Tgv a Belfort-Montbéliar­d (Francia). Per quanto riguarda i lavori di costruzion­e, uno dei fatti salienti del 2018 è stata la caduta dell’ultimo diaframma nella galleria di Eppenberg, tra Aarau e Olten. Progressi sono stati registrati anche altrove, rileva l’Uft, come nel quadro dei lavori conclusivi per la galleria di base del San Gottardo. Essi devono garantire che il tunnel e i raccordi alla linea originaria siano ultimati conformeme­nte al mandato della Confederaz­ione, per consentire un esercizio senza restrizion­i. Programmi di ampliament­o e opere di costruzion­e comportano tuttavia possibili disagi per i viaggiator­i, riconosce l’Uft. Per quel che concerne il Ticino, nel rapporto viene indicato che diversi progetti rischiano di subire ritardi: questo è legato anche alla quantità di cantieri in uno spazio ristretto. L’Uft precisa che comunque la situazione a sud delle Alpi è leggerment­e migliorata. Gli interventi più urgenti, come quelli nel Gambarogno o alle stazioni di Lugano e Chiasso, sono stati rimessi sulla buona strada. Ritardi in confronto ai piani di base sono già messi in conto invece, a causa di opposizion­i, per i lavori previsti a Biasca. A livello nazionale, ha subito rallentame­nti per esempio la modernizza­zione della tratta Losanna-Berna.

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