Visione concertata per lo sviluppo del Ticino
Abbiamo un tessuto produttivo dinamico, innovativo e ben equipaggiato per una sfida vincente nei nuovi scenari prefigurati dall’economia digitale. A patto, però, che ci si scrolli di dosso quel masochismo cantonale che fa vedere, o fa credere, tutto nero, che ci si liberi da pericolosi desideri di chiusura e si guardi con più fiducia alle nostre imprese. Certezza del diritto, rafforzamento delle condizioni quadro, difesa della libertà imprenditoriale: ecco cosa si aspetta il mondo imprenditoriale dal nuovo governo e dal nuovo parlamento cantonale. Checché se ne dica, la nostra economia è sana e in crescita. Certo, ci sono, delle distorsioni che vanno corrette, dei problemi da risolvere. Ma questo non può sminuire un successo frutto del continuo impegno dei nostri imprenditori che, anche in tempi difficili, hanno investito per innovare e salvaguardare la competitività delle aziende, e del grande senso di responsabilità dimostrato dai loro dipendenti. Sono queste le premesse su cui ragionare per progettare il futuro di un Cantone che ha davanti a sé enormi potenzialità. Da Nord a Sud si vanno schiudendo per il Ticino nuove opportunità, con l’adesione alla Greater Zurich Area e il possibile collegamento allo Switzerland Innovation Park Zurich, mentre a due passi da noi, a Milano, sta sorgendo il Mind, uno dei parchi scientifici più importanti d’Europa. Da parte nostra possiamo contare anche su centri di eccellenza internazionale: l’Istituto dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale, il Centro Nazionale di Calcolo Scientifico, l’Istituto di Ricerche in biomedicina, l’UsiI, la Supsi e sul nuovo polo tecnologico di Ubs a Manno. Beneficiamo di condizioni positive irripetibili, sta a noi sfruttarle. Siamo nel crocevia europeo dell’innovazione, un’occasione storica per la crescita del Cantone che non possiamo perdere. Come Cc-Ti non possiamo, quindi, che rinnovare il nostro appello al dialogo e alla collaborazione tra aziende, sindacati, associazioni di categoria, politici e governo per lavorare assieme su una visione concertata dello sviluppo del Paese.