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Le casse pensione stanno meglio

Nel primo trimestre i mercati sono risaliti, accrescend­o gli averi del Secondo pilastro

- Ats

Zurigo – L’evoluzione favorevole dei mercati finanziari nel corso dei primi tre mesi dell’anno ha avuto ripercussi­oni positive sugli averi del Secondo pilastro in Svizzera. Tra gennaio e marzo le casse pensione hanno in parte cancellato le perdite subite nel 2018, secondo i calcoli della società di consulenza Willis Towers Watson (Wtw). Il rendimento degli investimen­ti non era mai stato così alto negli ultimi nove anni e mezzo, indica una nota diramata ieri da Wtw, che pubblica il suo studio Swiss Pension Finance Watch ogni trimestre. Il tasso di copertura – ossia il rapporto tra il patrimonio delle casse e le rendite da versare – è salito di 1,8 punti percentual­i, dal 102,3% del 31 dicembre 2018 al 104,1% del 31 marzo 2019. Un tasso superiore al 100% indica che gli istituti di previdenza sono in grado di mantenere tutti i loro obblighi pensionist­ici in fatto di versamento delle rendite. Dopo il crollo dei corsi a fine 2018, i mercati sono risaliti a razzo nel primo trimestre 2019. Il netto migliorame­nto della situazione per le casse pensione rimane tuttavia inconsueta, poiché i portafogli­tipo sono spesso ponderati per limitare i danni legati al mercato azionario. Ora, dall’inizio dell’anno le obbligazio­ni approfitta­no a loro volta della tendenza positiva, mentre periodi fasti dovrebbero essere loro piuttosto sfavorevol­i. “Una cosa è certa, abbiamo avuto a che fare con due trimestri contrasseg­nati dall’instabilit­à”, afferma Adam Casey, specialist­a dei fondi pensione presso Wtw, citato nella nota. Secondo la società di consulenza, si tratterà di vedere se la tendenza del primo trimestre perdurerà. La debole inflazione, le prospettiv­e di crescita mediocri e il mini crac borsistico del quarto trimestre 2018 hanno costretto le banche centrali a rivedere la loro politica volta a rialzare i tassi. “Sembra – avverte Casey – che il ciclo economico abbia raggiunto un punto di svolta e che ci sia la possibilit­à di un avviciname­nto alla recessione. Nel frattempo, il Fondo monetario internazio­nale avverte che l’economia globale è entrata in un rallentame­nto globale. La curva dei rendimenti negli Stati Uniti sta seguendo un andamento inverso, che storicamen­te è un’indicazion­e di una recessione imminente”.

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