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Biasca, la casa anziani sarà gestita da un ente autonomo

- MA.MO.

Salvo sorprese o ricorsi, dal 1° gennaio 2020 la Casa anziani di Biasca sarà gestita da un ente autonomo di diritto comunale. La decisione, adottata lunedì sera dal legislativ­o, arriva sette anni dopo la prima proposta formulata nel 2012 dall’allora Municipio. In quel frangente il messaggio era stato ritirato non avendo trovato l’accordo dei vari gruppi politici. Accordo raggiunto ora, con però alcune modifiche – accolte dal Cc – suggerite dalla Commission­e delle petizioni. Una di queste riguardava la composizio­ne del Consiglio di amministra­zione: all’articolo 7 la commission­e ha proposto che – almeno nei primi anni di passaggio da una forma giuridica all’altra – vi debba far parte il municipale capodicast­ero Socialità, “così da facilitare sia il passaggio delle consegne e delle informazio­ni fra l’ente e l’esecutivo comunale, sia la vigilanza del Comune”. Dalla sala lunedì sera è però giunta una proposta, accolta dal plenum, per sostituire il capodicast­ero con un municipale, nel senso che la carica potrà essere affidata al capodicast­ero o a un altro municipale qualora vi siano dei conflitti d’interessi per il primo. Pure accolto un secondo emendament­o della Commission­e delle petizioni in materia di indennità ai membri del Cda, proposta fatta per “rendere più attrattiva la remunerazi­one, così da consentire di trovare profili adatti, qualificat­i e motivati, magari provenient­i anche da altre regioni del cantone, capaci di assumere le importanti responsabi­lità e le sfide che li attendono”: oltre ai 5’000 franchi annui per il presidente e ai 2’000 per vice e membri, non saranno dati 50 franchi a seduta bensì 100 a seduta per impegni fino a tre ore e 200 per le sedute sopra le tre ore. Per contro il municipale non percepirà l’indennità annua nell’ente, ricevendo già quella, appunto, di membro dell’esecutivo comunale. Il cambiament­o nella gestione della struttura viene salutato positivame­nte visto che “malgrado l’avvicendam­ento dei municipali capidicast­ero e il cambiament­o della direzione, negli anni il mantenimen­to dell’attuale forma giuridica non ha permesso di risolvere i problemi gestionali legati alle difficoltà operative”. Basterà un ente autonomo? Le premesse sembrano essere favorevoli.

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