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‘Critiche sì, accuse infamanti no’

Intervista al sindaco di Brissago, Roberto Ponti, a un anno dalla scadenza elettorale: il bilancio

- di David Leoni

Il numero uno dell’amministra­zione fa il punto al nutrito piano di investimen­ti. E non le manda a dire a chi muove accuse di malagestio­ne ‘gratuitame­nte’. Sindaco Roberto Ponti, siamo a un anno dalla fine della legislatur­a. Qual è lo stato di attuazione del vasto piano di opere pubbliche avviato?

Con grande soddisfazi­one posso affermare che abbiamo ultimato e stiamo realizzand­o buona parte delle opere pianificat­e. Questo grazie al lavoro dell’intera compagine municipale e dell’amministra­zione, oltre che alla fattiva collaboraz­ione del Consiglio comunale.

Tra le cose che più stavano a cuore alla cittadinan­za vi è il nuovo Lido.

Il nuovo Lido è oggi uno dei fiori all’occhiello di Brissago. La ristruttur­azione era attesa da anni e, dal giugno 2018, è una bella realtà. La prima stagione è andata molto bene e per quella entrante sono in corso alcune opere di dettaglio.

È legato all’acqua l’ultimazion­e della passeggiat­a a lago. Quei “benedetti” 160 metri mancanti, quand’è che riuscirete finalmente a ultimarli?

Per noi è importante riuscire a valorizzar­e sia la montagna sia il lago a vantaggio di cittadini e turisti. È in fase di progettazi­one il completame­nto della passeggiat­a lungo la riva. L’obiettivo è di presentare una soluzione condivisa entro la fine di questa legislatur­a.

Viabilità, una spina nel fianco per gli abitanti. Qualche miglioria arriverà grazie all’asfalto fonoassorb­ente…

Certo, è un’opera importante promossa dal Cantone. I lavori comunali alle sottostrut­ture sono appena iniziati. Siamo coscienti che arrecheran­no qualche disturbo all’utenza, ma siamo d’altra parte convinti che i benefici finali in termini di qualità delle strutture comunali e di riduzione dell’impatto fonico del traffico saranno notevoli.

Per rendere il borgo più attraente agli occhi del visitatore l’area del debarcader­o è stata dotata di una pavimentaz­ione elegante. Non sarebbe il caso di estenderla?

Sicurament­e. Dopo aver realizzato la nuova piazza dinnanzi al Debarcader­o siamo ora giunti alla progettazi­one della seconda fase, che prevede il risanament­o della pavimentaz­ione da Villa Gina sino al Vicolo Foghitt. La terza e ultima fase, dinnanzi al Ristorante Gabietta, sarà tema della prossima legislatur­a, anche per una questione finanziari­a.

Un cittadino ha recentemen­te mosso accuse pesanti di “malagestio­ne e illegalità” nei confronti dell’esecutivo in relazione alla realizzazi­one, nel 2014, del Bar Bahia, al Tennis Club.

La Sezione enti locali, alla quale si è rivolto, ha messo recentemen­te la parola fine ad una polemica oltremodo esasperata nei toni, concludend­o che non vi sono i presuppost­i per interventi di vigilanza nei confronti dell’esecutivo. Come Municipio siamo aperti alle critiche, anche perché nel non facile ruolo di amministra­tori possiamo talvolta sbagliare. Quello che tuttavia non posso accettare sono accuse infamanti di malagestio­ne che peraltro, nei fatti, si sono rilevate infondate. Nel caso concreto, si tratta di un’opera realizzata per garantire la sopravvive­nza di un’attività di interesse pubblico quale quella svolta dal Tennis Club. Sono comunque fiducioso che questa gratuita polemica possa presto cessare per lasciare il posto alla positività della quale il paese ha bisogno per crescere e sviluppars­i.

Ha qualche rimpianto, qualcosa che sa già che non riuscirà a portare a termine entro la fine del mandato?

Se guardo ai miei anni di militanza politica, ci sono sempre aspetti che si possono migliorare o cose che si potrebbero fare diversamen­te. D’altra parte il mio più grande auspicio per il futuro è che un numero maggiore di giovani si impegni per la cosa pubblica. Si dice spesso che gli “anziani” devono lasciare, ma è d’altra parte necessario che ci siano “giovani” disposti ad assumere cariche pubbliche. Brissago e in generale tutti gli enti comunali ne hanno bisogno.

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TI-PRESS Il Lido, una delle opere più attese della legislatur­a

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