Complottisti scatenati
Figurati se non spuntavano i teorici del complotto. Passata la fola dell’attentato terroristico, c’è già chi rilancia: Philippe Karsenty, consigliere comunale di Neuilly-sur-Seine, ha detto a Fox News che “delle chiese vengono vandalizzate tutte le settimane in Francia”, prima di aggiungere: “Chiaramente, il politicamente corretto vorrà farci credere a un incidente...” In diversi hanno poi evocato sui social la pista dei “due focolai” di incendio, rimettendo in dubbio l’origine accidentale del disastro. Altri sono arrivati a dire che lo stesso colore delle fiamme era la dimostrazione di un incendio doloso. Il portavoce dei sapeurs-pompiers di Parigi, Phillipe Demay, ha dovuto respingere le voci secondo le quali un militante in gilet giallo, con indosso un casco, camminava tra le torri della cattedrale mentre infuriavano le fiamme: era il comandante dei soccorsi. Due tabloid serbi parlano di “punizione divina” per la presentazione nel 2018 della bandiera del Kosovo a Notre-Dame, altri gridano al miracolo perché la croce sull’altare è rimasta intatta (ma è d’oro, ha un punto di fusione molto più alto del legno). Infine c’è chi è convinto che sia tutto un diversivo del presidente Emmanuel Macron, per uscire dalla crisi dei gilet gialli in vista delle Europee. Balordi.