‘5G’, l’altolà dell’Usi Minusio
Rete di telefonia mobile 5G e pericoli per la salute. Se ne parla di questi tempi un po’ in tutta la Svizzera. E anche alle nostre latitudini c’è chi drizza le antenne, preoccupato per quelle che potrebbero essere le ripercussioni legate all’installazione di nuovi trasmettitori. Tra costoro anche l’Unione della Sinistra (Usi) di Minusio, che ha recentemente presentato un’interpellanza al Municipio. “Di fronte a queste notizie, una fetta di popolazione inizia a porsi molte domande, e non è un caso che da pochi giorni i legislativi di due cantoni romandi abbiano approvato una moratoria per l’utilizzo delle reti 5G, fino a che non saranno terminati gli studi volti a chiarire l’effettivo impatto sulla salute dell’uomo” – scrivono i firmatari. Sempre secondo gli esponenti socialisti, “molti medici ritengono che vi sarà un aumento di patologie causate dall’aumento dell’esposizione a radiazioni, in particolare alle frequenze 5G che arriveranno ad una frequenza massima di circa 26 GHz. Gli effetti di queste nuove reti sulla vita non sono ancora ben chiari, né verificati unanimemente dalla comunità scientifica”. Per questa ragione, l’idea di “una moratoria fino a pubblicazione dei risultati dei vari studi autorevoli in corso è condivisibile, ma è altrettanto indispensabile visionare i criteri utilizzati nello studio stesso per essere sicuri che sia stato considerato tutto dal punto di vista scientifico”. All’Esecutivo l’Usi chiede dunque se sono state già state inoltrate domande di costruzione per antenne di telefonia di quinta generazione sul territorio e se non sia il caso di bloccare ogni procedura in attesa dei risultati delle verifiche prima di entrare nel merito delle richieste.