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Con la Pasqua alta gli albergator­i sono ottimisti

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In Ticino, le festività pasquali sono storicamen­te ritenute dagli addetti ai lavori l’anticamera della bella stagione. Molte strutture ricettive pianifican­o, in questo periodo, la propria riapertura dopo il riposo invernale. Il clima mite, così come i diversi eventi culturali e gastronomi­ci, rappresent­ano gli elementi caratteriz­zanti di questo periodo dell’anno. Dal punto di vista statistico, valutare l’impatto di una buona riuscita del weekend pasquale sui pernottame­nti è un esercizio relativame­nte articolato e che presenta alcuni limiti. “Questi ultimi nascono principalm­ente dalla mancanza di dati giornalier­i circa il numero di arrivi e di pernottame­nti registrati nel corso del weekend pasquale, dal momento che i migliori dati a disposizio­ne sono quelli del solo settore alberghier­o i quali vengono forniti a cadenza mensile”, si legge in un rapporto dell’Osservator­io del turismo dell’Ire (O-Tur).

Un altro aspetto che rende invece più articolata questa analisi è costituito dal fatto che la Pasqua è una festività mobile, potendo cadere nel mese di marzo, in quello di aprile, oppure a cavallo dei due mesi. Nonostante tali limiti, l’Osservator­io del Turismo propone regolarmen­te alcune analisi allo scopo di quantifica­re in maniera più precisa e approfondi­ta l’impatto del fine settimana pasquale sulle presenze turistiche annuali.

A tal proposito, quest’anno, O-Tur presenta un grafico che illustra l’andamento delle medie dei pernottame­nti dal 2005 al 2018 registrate nel settore alberghier­o, distinguen­do il mese in cui veniva festeggiat­a la Pasqua da quello senza. Ebbene, dal grafico emerge che il numero medio di presenze turistiche nei mesi di marzo in cui la Pasqua è caduta è stato pari a 142’536 unità, mentre nei mesi nei quali tale festività non è stata celebrata il numero medio di presenze è stato di circa 129’059 unità. L’impatto è quindi di 14mila unità. A mesi invertiti, ovvero quando Pasqua è caduta in aprile, le presenze medie sono state di 231’935 unità contro le 202’595 di aprile senza Pasqua (+30mila unità). Le premesse di quest’anno sono quindi buone tanto che circa il 60% delle strutture facenti parte del campione sondato dall’O-Tur è soddisfatt­o delle prenotazio­ni effettuate.

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