Nel Galles di Carol Swain c’è il mistero della vita
Una bambina appassionata di natura e
birdwatching che nelle campagne di un Galles incantato tenta di ricostruire la vita di un contadino, un suo vicino, dalle poche tracce che ha lasciato del suo passaggio sulla terra. Un “esemplare raro”, che si è tolto la vita perché non poteva essere Quello che voleva essere, appunto. Ogni volta che la diversità viene vista come un ostacolo l’umanità compie un balzo all’indietro.
Abbiamo bisogno dei bambini affinché ci aiutino a comprendere come non esistano diversità tali da dividerci davvero gli uni dagli altri. Ma il paradosso è che lo sappiamo da piccoli, lo disimpariamo crescendo e ci mettiamo una vita – a volte – per riscoprirlo.
Ed è proprio attraverso lo sguardo puro della bambina, allo stesso tempo amorevole, innocente e impietoso, caratteristica di chi ancora non filtra la propria percezione della realtà attraverso l’esperienza, che seguiamo questa storia sospesa tra sogno (gli animali della campagna parlano) e dura, durissima, realtà. In questa splendida graphic novel di Carol Swain osserviamo due solitudini che si incontrano a tempo ormai scaduto, e sullo sfondo vediamo sempre loro: le rondini, che nidificano, volano via, ma ogni volta ritornano. Ritornano perché anche la primavera, alla fine, ritorna sempre.
Quello che voleva essere di Carol Swain Tunué, 2019 171 pagine