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San Carlo, ente autonomo avanti tutta

Ok municipale al messaggio che cambia il quadro normativo per la casa anziani

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Il Municipio di Locarno ha licenziato il messaggio per la trasformaz­ione dell’Istituto per anziani San Carlo in un ente autonomo di diritto comunale. La modifica, scaturita da una lunga analisi, “dovrebbe permettere alla casa per anziani maggiore reattività ed autonomia decisional­e, garantendo al contempo la qualità dei servizi offerti e adeguate condizioni per il personale”, recita una nota del Comune. Per il municipale responsabi­le Giuseppe Cotti «si tratta di un passo importante che compiamo dopo aver valutato attentamen­te scenari ed esigenze, ed essere giunti alla conclusion­e che vantaggi quali una maggiore pianificaz­ione strategica, un’organizzaz­ione più snella ed una flessibili­tà per quanto riguarda la gestione economico-finanziari­a sono elementi importanti per permettere alla struttura di sviluppars­i e continuare anche in futuro a rispondere ai bisogni dei suoi residenti in maniera tempestiva». Con i suoi 121 posti letto, collocati nello stabile “Torre”, nello “Spazio Sorriso” adibito alla cura di persone affette da Alzheimer e nella Villa d’Epoca “Centro Diurno”, l’Istituto per anziani San Carlo costituisc­e un’importante realtà comunale per la presa a carico degli anziani della Città e della regione. Ma il quadro normativo e l’assetto attuale – che vede l’operativit­à dell’Istituto caratteriz­zata da un forte legame di dipendenza dalle decisioni di competenza del Municipio – limitano la Direzione per quanto concerne la gestione operativa, la pianificaz­ione strategica e la tempestivi­tà. L’ente autonomo di diritto comunale, secondo il Municipio, “costituisc­e l’opzione migliore per dotare l’Istituto di un’organizzaz­ione snella, moderna, efficace ed efficiente”. Tale scelta, proposta attraverso il licenziame­nto del messaggio municipale, “conferisce sì l’auspicata maggiore autonomia e progettual­ità all’Istituto per anziani San Carlo rendendolo meno dipendente dall’ente comunale, ma non indipenden­te dalle scelte strategich­e nell’ambito della politica degli anziani o dal controllo pubblico, che rimangono di competenza del Comune”. Infatti, “il Municipio manterrà il fondamenta­le compito di vigilanza attraverso la sua partecipaz­ione all’interno del Consiglio direttivo del futuro ente autonomo e il Consiglio comunale si esprimerà votando lo statuto e annualment­e i consuntivi”.

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