Bianconeri padroni del campo dall’inizio alla fine
Celestini ha inizialmente schierato una formazione simile per nove undicesimi a quella mandata in campo nella precedente uscita (1-1 casalingo con il Sion 5 giorni prima), con il portiere Da Costa e Kecskés che hanno lasciato spazio ai rientranti Baumann e Maric. E i suoi giocatori sono entrati in campo con il piglio giusto, prendendo da subito in mano il comando del gioco e rendendosi pericolosi già all’8’, quando in una bella combinazione il pallone è passato per i piedi di 4-5 bianconeri, prima che Vanins intercettasse quello che sarebbe stato il passaggio decisivo di Lavanchy. Al 12’ è poi stato Junior a mandare di poco a lato un destro a giro dopo un pallone recuperato in mezzo al campo. Il primo brivido per i padroni di casa è invece arrivato al 23’, quando c’è stato bisogno di un tuffo di Daprelà per mandare a lato (di pochissimo) la conclusione a botta sicura dal limite di Odey. Uno spavento al quale il Lugano ha risposto con Sadiku, prima fermato da Vanins e poi sprecone nel mettere fuori di testa un bel cross di Gerndt, mentre al 24’ è stato ancora il portiere lettone a dire di no a Junior. Gli sforzi dei ticinesi sono stati ripagati a cinque minuti dalla pausa quando con due splendidi passaggi (lancio di Vécsei e sponda di testa di Gerndt) Junior si è ritrovato di fronte a Vanins e lo ha infilato con un preciso piatto destro. La ripresa si è aperta con Domgjoni che al 55’ ha chiamato Baumann a un intervento forse più spettacolare che difficile, poi più nulla fino al 78’, quando l’estremo difensore zurighese ha salvato sulla riga un’incornata di capitan Sabbatini. Vanins che nulla ha però potuto all’83’ sulla conclusione da pochi passi di Brlek che ha messo in cassaforte la vittoria, abbellita poi dalla doppietta di Junior a tempo scaduto. SC