laRegione

Sit-in con lettera ai Comuni

Il Movimento: occorre fare di più, agendo in ogni campo e a tutti i livelli

-

Sul cartello un invito, anzi una richiesta. Una richiesta al Comune, ai suoi amministra­tori: “Dichiarate l’emergenza climatica!”. Affinché la politica locale si muova di conseguenz­a, prendendo decisioni rispettose e a favore dell’ambiente. La rivendicaz­ione arriva dal movimento ‘Sciopero per il clima’, che nella giornata di ieri ha organizzat­o una serie di sit-in davanti ai municipi dei maggiori centri del cantone. I ragazzi e le ragazze che per lo ‘Sciopero del clima’ hanno partecipat­o all’azione – un sit-in, un giovane – hanno quindi consegnato alle autorità comunali una lettera nella quale si spiegano i motivi di quella richiesta. Dove non sono state recapitate a mano, le missive sono state spedite per posta elettronic­a. «Tutti i Municipi, dunque non solo quelli principali, hanno ricevuto la nostra lettera», dice alla ‘Regione’ Filippo Poretti, del Coordiname­nto cantonale ‘Sciopero per il clima’.

Il contenuto delle missive è più o meno lo stesso. “Da ormai decenni – si legge – la scienza è a conoscenza del riscaldame­nto globale e delle sue disastrose conseguenz­e”. Conseguenz­e di una “crisi climatica” che “negli ultimi anni si sono rese tangibili”, sottolinea il movimento. Nuove ricerche “condotte da organi di indiscutib­ile autorevole­zza hanno messo in luce gli innumerevo­li squilibri e problemi politici, economici e ambientali a cui porterà il cambiament­o climatico”. E a proposito di effetti tangibili, si ricorda quanto sta avvenendo in questi mesi estivi: “Le elevate temperatur­e registrate in tutta Europa, le ondate di calore estremo in India, la morte del primo ghiacciaio in Islanda, il continuo innalzamen­to dei mari e gli enormi incendi in Siberia”. Un quadro preoccupan­te, che ci dice che quanto fatto sinora per contrastar­e la crisi climatica “non è sufficient­e”. Si deve fare di più. Agendo “in ogni campo e a tutti livelli”. Pertanto, scrive il movimento ai Municipi, “vi chiediamo di dichiarare ufficialme­nte, a livello del vostro comune, che ci troviamo di fronte a un’emergenza climatica. Questo comporta che tutte le azioni e decisioni future prese dal Comune tengano in consideraz­ione quanto dichiarato”. Il movimento sollecita inoltre “ogni Municipio” a “informare” i rispettivi funzionari e i propri cittadini – e a farlo “con rigore scientific­o” – sia sul “meccanismo del riscaldame­nto globale”, sia “sulle cause e gli effetti della crisi climatica a livello economico e politico”.

La giornata del movimento ‘Sciopero del clima’ si conclude verso le 16 a Bellinzona, dove si danno appuntamen­to alcuni della quindicina di giovani che ha preso parte ai sit-in e consegnato la lettera al Comune loro ‘attribuito’. C’è Rebecca, 16 anni, che ha recapitato non una, ma più lettere, andando a «Lamone, Cadempino, Torricella-Taverne, Bedano e Vezia». Tre i municipi in cui si è recato Mattia, 17 anni: Bioggio, Agno e Caslano. Quello di Lugano è toccato a Daniel Barta, membro del Coordiname­nto cantonale. «Con la nostra azione – spiega – vogliamo indurre i Comuni ad adottare provvedime­nti che tengano conto dell’ambiente. A promuovere per esempio infrastrut­ture ecososteni­bili, a migliorare la rete dei trasporti pubblici». «E a ridurre l’uso di combustibi­li fossili», gli fa eco Poretti. La parola alla politica locale.

 ?? TI-PRESS (P.GIANINAZZI E F.AGOSTA) / INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? A Lugano e, sotto, a Mendrisio
TI-PRESS (P.GIANINAZZI E F.AGOSTA) / INFOGRAFIC­A LAREGIONE A Lugano e, sotto, a Mendrisio

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland