La reazione è servita
L’Ambrì Piotta piega un Rapperswil mai domo. Elias Bianchi: ‘Siamo stati bravi nel gestire la situazione’.
Ambrì – La peculiarità dell’Ambrì trova una conferma importante. Dopo le rare prestazioni incolori arriva puntualmente la reazione, e così dopo la brutta trasferta di Zugo ecco una vittoria preziosa e meritata contro un tenace Rapperswil. «Sapevamo che alla Bossard Arena non avevamo fornito una prova degna della nostra identità; mancavano sul ghiaccio i nostri valori, indipendentemente dalla forza dell’avversario, mentre contro i sangallesi siamo riusciti nell’intento», afferma Elias Bianchi. Oltretutto in una gara delicata, con addosso molta pressione, forse la più difficile da preparare fin qui. «Già, ci sono partite dove senti che devi vincere, inoltre quando sei reduce da una partita come quella di venerdì può rimanere qualche strascico a livello di fiducia, ma siamo stati bravi a gestire la situazione. Era importante reagire specialmente a livello di attitudine». Dopo l’assetto inedito proposto in Slovacchia e a Zugo, Cereda ha in sostanza riproposto lo schieramento abituale d’inizio stagione, con tra gli altri l’ottimo Manzato a difesa della gabbia. Una mossa che probabilmente ha aiutato i biancoblù a ritrovare compattezza e ordine. «È difficile giudicare, in Champions avevamo comunque vinto giocando bene con i blocchi inediti, mentre a Zugo, indipendentemente dalle linee, si era giocato male. Poi è vero, magari il fatto di essere abituati a giocare maggiormente con qualcuno può influire e aiutare, ma alla fine a fare la differenza penso sia più che altro l’attitudine». La partita di sabato ha sicuramente offerto emozioni. «È stata una sfida lineare, sebbene ci siano state diverse situazioni speciali che hanno rotto il gioco. Anche dopo il 3-0 abbiamo spinto, e nonostante le reti subite, scaturite da un rimbalzo e da una deviazione, stavamo giocando comunque bene». Ottimo pure il rendimento nelle situazioni speciali. «È da inizio stagione che Il boxplay sta funzionando molto bene, in powerplay a volte siamo invece incappati in fasi dove abbiamo faticato, ma col Rappi siamo riusciti a trovare gol fondamentali». Al 56’02’’ i sopracenerini sono rimasti orfani di Zwerger, uscito malconcio (si attendono notizie sull’entità dell’infortunio) dopo un contrasto con Egli, una scena sfortunata e fortuita. «Quando un compagno di squadra resta sul ghiaccio dolorante dispiace mol- to». E non è evidente restare concentrati. «Siccome mancava poco al termine non c’è praticamente stato nemmeno il tempo di preoccuparsi. Inoltre in questi casi bisogna solo pensare al gioco. Una volta squillata l’ultima sirena allora sì che si può pensare alle condizioni del compagno».