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Un weekend da zero punti

Sconfitte le tre le squadre ticinesi. Il Lugano rincorre tutta la partita, ma a inizio terzo quarto il tonfo decisivo.

- Di Dario Mec Bernasconi

Weekend senza punti per le ticinesi di A; il Lugano perde a Pully e il Riva in casa contro l’Elfic, mentre la Sam ha subito una scoppola contro il Neuchâtel. Sabato i bianconeri sono usciti sconfitti dalla sfida col Pully-Losanna, dopo una gara in continua salita: il 14-4 dopo 7’, il primo segnale che poco funziona in attacco e la statistica è impietosa: 5/17 al tiro, 0/6 da 3. I romandi, per nulla trascenden­tali, approfitta­no delle palle perse per chiudere il quarto a +6: 16-10. Bella reazione dei Tigers che tornano a un possesso, 24-22 al 5’. Ma, tre palle perse consecutiv­e, riportano i vodesi a +10, 3525, prima della tripla sulla sirena di Colloway per il 38-28 a metà gara. Tonfo a inizio terzo quarto a -15, 49-34 al 3’ e da lì in poi più nulla o quasi: 59-47 al 30’. Il Pully sale a +17, 68-51 al 3’ e poi il solito finale senza peso per il 76-68 che limita lo scarto, ma non il senso della gara. Ovvio che se si viaggia con il 33% al tiro, 17/52, e un 2/15 da 3, non si va lontano. Puoi anche prendere 12 rimbalzi più dell’avversario, ma se sbagli il secondo tiro e favorisci il contropied­e tanto vale, per non parlare delle 14 palle perse. Vedremo col rientro di Porter cosa succederà.

Per la Sam una domenica da dimenticar­e. Se una squadra cammina e l’altra corre, se una squadra fa circolare veloce la palla e l’altra al rallentato­re, se una compagine difende e l’altra gioca alle belle statuine, il risultato non può essere che scontato. La squadra che fatto tutto bene è stata quella neocastell­ana, quella inguardabi­le la Sam che per 40 minuti ha subito, e poi subito e infine subito senza che ci fosse un minimo di aggressivi­tà e voglia di giocare a basket.

Per la Sam, surclassat­a da Neuchâtel, un pomeriggio da scordare

Già dopo 6 minuti, con un 9-0, il Neuchâtel era avanti di 10, 7-17. Un piccolo sussulto ha riportato le squadre a -5, 21-26 alla prima pausa. Nel secondo quarto è stato un crescendo neocastell­ano, +10, 31-41 al 6’ e +14 a pochi secondi dalla sirena, 34-48. Il +16 al 3’, 36-52 era già una sentenza, il +18 al 29’ una conferma: 50-68. Ultimo quarto senza costrutto con Mladjan e compagni a ridurre fino a -11 per poi chiudere a -16, 71-87. Gioco a rilento, bella difesa del Neuchâtel che ha lasciato 3 tiri a Miljanic, 3/8 a Kelly, lentissimo in ogni dove, 4/15 a Dusan Mladjan. Segno di difesa organizzat­a e abile poi in attacco a sfruttare l’indolenza massagnese, sempre in ritardo anche a rimbalzo, 15 in attacco per il Neuchâtel, 32-44 complessiv­i. «Non c’è nulla da salvare in questa gara, nulla e nessuno: spero serva da lezione ma se non si cambia atteggiame­nto saremo da metà classifica», le amare parole di un Gubitosa distrutto. Nulla da fare per il Riva contro l’Elfic, un 43-78 che si commenta da solo.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Padjett James ferma Alexander Matino

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