Un weekend da zero punti
Sconfitte le tre le squadre ticinesi. Il Lugano rincorre tutta la partita, ma a inizio terzo quarto il tonfo decisivo.
Weekend senza punti per le ticinesi di A; il Lugano perde a Pully e il Riva in casa contro l’Elfic, mentre la Sam ha subito una scoppola contro il Neuchâtel. Sabato i bianconeri sono usciti sconfitti dalla sfida col Pully-Losanna, dopo una gara in continua salita: il 14-4 dopo 7’, il primo segnale che poco funziona in attacco e la statistica è impietosa: 5/17 al tiro, 0/6 da 3. I romandi, per nulla trascendentali, approfittano delle palle perse per chiudere il quarto a +6: 16-10. Bella reazione dei Tigers che tornano a un possesso, 24-22 al 5’. Ma, tre palle perse consecutive, riportano i vodesi a +10, 3525, prima della tripla sulla sirena di Colloway per il 38-28 a metà gara. Tonfo a inizio terzo quarto a -15, 49-34 al 3’ e da lì in poi più nulla o quasi: 59-47 al 30’. Il Pully sale a +17, 68-51 al 3’ e poi il solito finale senza peso per il 76-68 che limita lo scarto, ma non il senso della gara. Ovvio che se si viaggia con il 33% al tiro, 17/52, e un 2/15 da 3, non si va lontano. Puoi anche prendere 12 rimbalzi più dell’avversario, ma se sbagli il secondo tiro e favorisci il contropiede tanto vale, per non parlare delle 14 palle perse. Vedremo col rientro di Porter cosa succederà.
Per la Sam una domenica da dimenticare. Se una squadra cammina e l’altra corre, se una squadra fa circolare veloce la palla e l’altra al rallentatore, se una compagine difende e l’altra gioca alle belle statuine, il risultato non può essere che scontato. La squadra che fatto tutto bene è stata quella neocastellana, quella inguardabile la Sam che per 40 minuti ha subito, e poi subito e infine subito senza che ci fosse un minimo di aggressività e voglia di giocare a basket.
Per la Sam, surclassata da Neuchâtel, un pomeriggio da scordare
Già dopo 6 minuti, con un 9-0, il Neuchâtel era avanti di 10, 7-17. Un piccolo sussulto ha riportato le squadre a -5, 21-26 alla prima pausa. Nel secondo quarto è stato un crescendo neocastellano, +10, 31-41 al 6’ e +14 a pochi secondi dalla sirena, 34-48. Il +16 al 3’, 36-52 era già una sentenza, il +18 al 29’ una conferma: 50-68. Ultimo quarto senza costrutto con Mladjan e compagni a ridurre fino a -11 per poi chiudere a -16, 71-87. Gioco a rilento, bella difesa del Neuchâtel che ha lasciato 3 tiri a Miljanic, 3/8 a Kelly, lentissimo in ogni dove, 4/15 a Dusan Mladjan. Segno di difesa organizzata e abile poi in attacco a sfruttare l’indolenza massagnese, sempre in ritardo anche a rimbalzo, 15 in attacco per il Neuchâtel, 32-44 complessivi. «Non c’è nulla da salvare in questa gara, nulla e nessuno: spero serva da lezione ma se non si cambia atteggiamento saremo da metà classifica», le amare parole di un Gubitosa distrutto. Nulla da fare per il Riva contro l’Elfic, un 43-78 che si commenta da solo.