‘A Ginevra con uno stadio esaurito’
Se “tutto in una notte” è la citazione che calza a pennello per la sfida di domani allo Stade de la Praille, il “Suonala ancora Sam” di “bogartiana” memoria descrive alla perfezione la litania delle dichiarazioni post-partita, alla quale troppe volte si è stati costretti ad assistere in questo 2019 tutt’altro che esaltante per la Nazionale svizzera (7 partite, 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte)... «Se non riesci a segnare a causa di un portiere in stato di grazia, bisogna sapersi accontentare dello 0-0», ha sottolineato Admir Mehmedi.
Perché in caso contrario rischi di venir infilato nei minuti finali, come puntualmente accaduto ad opera di Poulsen... «In occasione della loro rete non eravamo compatti – ha sentenziato Yann Sommer –. Ci siamo fatti ingannare dalla chiamata di Cornelius sulla destra, io come altri. Comunque, tanto di cappello ad Eriksen: se davvero intendeva servire Poulsen con quel taglio incredibile, allora non ci sono parole. Ma mi resta il dubbio che quel passaggio non l’abbia fatto di proposito...». «Serve davvero a poco giocare bene, se poi alla fine la vittoria ti sfugge di mano – ha affermato il capitano Stephan Lichtsteiner –. In occasione del gol-partita dei danesi abbiamo davvero difeso male. È la quarta volta nel 2019 che perdiamo partite o punti a causa di reti subite nei minuti conclusivi delle partite. Non dobbiamo nasconderci dietro a un dito: a questo punto il problema sta diventando pure mentale». Ma nessuno ha intenzione di abbassare le braccia. E lo conferma Sommer... «Ci risolleveremo. Non dobbiamo nemmeno dimenticare tutto ciò che di buono abbiamo fatto. Fino al momento del gol sono convinto che la Svizzera abbia disputato una buona prestazione. Dello stesso parere Vladimir Petkovic... «Abbiamo il destino nelle nostre mani. Se vincessimo le ultime tre partite ci qualificheremmo matematicamente. Adesso dobbiamo cercare di recuperare il meglio possibile per poter dare il meglio a Ginevra. Spero si possa giocare in uno stadio con il tutto esaurito. E che il pubblico ginevrino sostenga la Nazionale come quello di Copenaghen ha spinto la Danimarca».