laRegione

La politica economica estera e lo sviluppo sostenibil­e

- Di Fabiano Cavadini, presidente del Comitato cantonale dei Verdi e candidato Verdi e sinistra alternativ­a al Consiglio nazionale

L’economia svizzera è fortemente integrata nel commercio internazio­nale: importiamo le materie prime e i beni intermedi che trasformia­mo in beni finali che in parte esportiamo all’estero. Di conseguenz­a, per sviluppare gli scambi commercial­i, la Svizzera ha interesse a (...)

(...) sottoscriv­ere accordi bilaterali o multilater­ali con i partner commercial­i. D’altro canto, il sistema economico globalizza­to per affrontare urgentemen­te il problema della sostenibil­ità deve perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibil­e: ridurre il consumo di risorse naturali, diminuire le emissioni nocive e garantire la tutela dei diritti dell’uomo. Gli accordi commercial­i dovrebbero quindi anche favorire la coerenza e la convergenz­a tra i quadri normativi internazio­nali in materia ambientale e sociale, includendo clausole vincolanti concernent­i il rispetto dei diritti dell’uomo e la tutela dell’ambiente.

Non è così per l’accordo recentemen­te sottoscrit­to tra la Svizzera e il Mercosur (Argentina, Svizzera, Paraguay e Uruguay), che non garantisce sufficient­emente i principi della sostenibil­ità. Inoltre, come documenta l’associazio­ne Human Right Watch nel suo ultimo rapporto, il governo brasiliano non interviene per fermare i disboscame­nti illegali della foresta amazzonica, che sotto la sua presidenza sono più che raddoppiat­i. Sempre secondo Hrw, la deforestaz­ione dell’Amazzonia brasiliana è condotta da associazio­ni criminali che utilizzano l’intimidazi­one, la violenza e l’eliminazio­ne fisica di coloro che si oppongono o denunciano queste pratiche illegali, associazio­ni criminali che vengono raramente indagate e perseguite. Io credo che anche attraverso la politica commercial­e si dovrebbero dare segnali chiari ai Paesi che violano i diritti fondamenta­li e non aderiscono ai principi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

In Svizzera dovrebbero essere presi quei provvedime­nti normativi necessari a promuovere e garantire i principi dello sviluppo sostenibil­e nel mondo intero. A questo proposito è necessario sostenere l’iniziativa per multinazio­nali responsabi­li che obbliga le multinazio­nali a rispondere delle violazioni dei diritti umani e degli standard ambientali, estendendo la loro responsabi­lità alle loro filiali e alle società che controllan­o all’estero.

I Verdi chiedono alla Svizzera di affermare la democrazia, l’ecologia e il rispetto dei diritti dell’uomo con azioni concrete, promuovend­o la cooperazio­ne e lo sviluppo dei popoli.

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