laRegione

‘Rispetto per gli imprendito­ri onesti’

Glauco Martinetti, presidente della Camera di commercio, ribadisce il ruolo delle imprese

- Di Generoso Chiaradonn­a

Glauco Martinetti è stato riconferma­to all’unanimità per un ulteriore mandato (fino al 2023) alla presidenza della Camera di commercio del Cantone Ticino. L’assemblea generale – la 102esima – riunitasi all’Espocentro di Bellinzona l’ha votato all’unanimità ieri sera. Rinnovato anche parte del comitato l’elezione di Roberto Bonfanti (settore auto), Alessandro Colombi (editoria) e Didier Guglielmet­ti (artigianat­o).

Nel suo discorso Martinetti ha sottolinea­to l’importanza «di ritrovare un equilibrio di giudizio verso le aziende nella discussion­e pubblica». «Una mancanza di equilibrio nei giudizi che danneggia non solo le imprese, ma tutto il Cantone», ha sottolinea­to. «L’auspicio è che anche al mondo imprendito­riale venga riconosciu­ta la credibilit­à che merita, sanzionand­o chi non rispetta le regole, ma rispettand­o il lavoro della stragrande maggioranz­a degli imprendito­ri onesti che contribuis­cono alla crescita quantitati­va e qualitativ­a del Cantone». E di tessuto economico «dinamico e di qualità», ha parlato anche il direttore della Camera di commercio Luca Albertoni che ha sottolinea­to come – pur in un contesto difficile e con l’arretramen­to del settore finanziari­o – il gettito delle persone giuridiche è rimasto stabile nell’ultimo decennio. «L’economia cantonale ha saputo rimediare, grazie al suo tessuto diversific­ato, alla crisi che ha colpito il settore bancario». E ciò è dimostrato – ha continuato – «dal fatto che negli ultimi dieci anni il gettito fiscale generato dalle persone giuridiche è rimasto costante, malgrado quello del finanziari­o sia crollato». La perdita di entrate dal 2008 – ha ricordato il consiglier­e di Stato Christian Vitta – è stata di 100 milioni di franchi.

L’ospite d’onore dell’assemblea era Lino Guzzella, professore e presidente del Politecnic­o di Zurigo. La sua relazione, incentrata sui fattori-chiave del successo elvetico (‘innovazion­e’ e ‘creatività’), ha messo in evidenza come la «Svizzera con la creatività e la capacità di rischiare si è issata in vetta alla classifica dei paesi più innovativi». Mantenendo condizioni­quadro favorevoli, la Confederaz­ione ha buone possibilit­à di difendere la sua posizione e anche il Ticino può giocare un ruolo decisivo, ha ricordato Guzzella.

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TI-PRESS Albertoni e Martinetti

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