laRegione

Per riflettere sul nostro pianeta

Lo spettacolo che unisce recitazion­e e canto all’agilità dei ginnasti torna alla Spai di Biasca

- Di Samantha Ghisla

Sono una novantina le persone che andranno in scena esplorando mondi immaginari dopo che la Terra è rimasta completame­nte al buio

Come reagireste se all’improvviso non ci fosse più elettricit­à sull’intero pianeta? E non parliamo solo di rimanere al buio di notte, bensì di un blackout generale che impedirebb­e di utilizzare gli elettrodom­estici, i telefoni, i computer e tutti i macchinari collegati alla corrente. Per farci riflettere sul nostro rapporto con la tecnologia e sul rispetto di ognuno di noi nei confronti del nostro pianeta viene in aiuto il musical che andrà in scena l’1, 2 e 3 novembre alla palestra della Spai di Biasca. I due temi, a pensarci bene, negli ultimi tempi rimbalzano sui media di tutto il mondo grazie all’aumentata sensibilit­à ambientale da una parte (Greta Thunberg e i movimenti giovanili in primis) e al dibattito che ruota attorno alle nuove onde 5G dall’altra. Ma ‘Un altro pianeta’ si è chinato su questi aspetti già durante le prime rappresent­azioni dello spettacolo, a giugno 2018, quando è andato in scena per celebrare i 100 anni della Società federale di ginnastica (Sfg) di Biasca. Sono infatti proprio i ginnasti, assieme agli attori, ad avere un ruolo importante sul palco che sarà calcato da ben 86 persone. Come racconta alla ‘Regione’ il regista Christian Pezzatti del Teatro Tan, questo connubio è nato durante la sua rivisitazi­one del musical ‘Notre dame de Paris’ una decina di anni fa, quando al posto dei ballerini andarono in scena dei ginnasti. «Ho sempre ritenuto che abbiano un grande potenziale artistico, che fatica però a essere riconosciu­to», spiega. Perciò il regista, con un vissuto da ginnasta lui stesso, ha voluto di nuovo dare un’occasione ai membri della Sfg biaschese «che si impegnano tanto in palestra» di vivere un’esperienza diversa dalle competizio­ni; una possibilit­à di incontrare altri mondi artistici. Ed è proprio nella convivenza equilibrat­a tra canto, recitazion­e e movimenti acrobatici che secondo il Pezzatti si fonda l’unicità dello spettacolo.

Dipendenti dalla tecnologia

L’elemento unicità, come pure la novità, vengono sottolinea­ti anche da Luca Chieregato, autore della storia che vede protagonis­ta Jole, una ragazza volenteros­a di trovare un altro pianeta dopo il blackout sulla Terra e per questo partita volontaria alla ricerca di mondi diversi. L’idea, spiega Chieregato, non è in realtà nata da una particolar­e sensibilit­à all’ambiente, quanto più dalla consapevol­ezza di essere dipendente dalla tecnologia. «Come sostiene il filosofo Umberto Galimberti l’Occidente è il territorio più fragile del nostro pianeta. In caso di blackout le foreste del Borneo non se ne accorgereb­bero, mentre per noi sarebbe un dramma completo», sottolinea. «Ho poi anche voluto riflettere su come si trasformer­ebbero i rapporti tra le persone se dovesse andare via la luce», aggiunge. Ecco dunque che nel primo atto – ‘Buio e cenere’ – emerge una dimensione cupa, animata da personaggi che impersonif­icano ad esempio la paura, la violenza, la povertà. ‘Vento e luce’, il secondo atto, nasce invece dal desiderio di esplorare tutti i possibili mondi che non conosciamo. È qui che Jole esplora una serie di diversi pianeti: Luci e colori (animato solo da forme luminose e suoni), A testa in giù (in cui si vive al rovescio), Evoluto (dove tutti hanno smesso di combattere e di guadagnare soldi, ispirato allo scienziato Nikola Tesla), Bambini (dove non esistono genitori), Senza parole (governato dagli animali), Grigio (in cui la tecnologia ha preso il potere). L’auspicio di Chieregato è che ciascuno possa portare a casa uno spunto e che rifletta sul tema dell’incontro umano e della gentilezza, «così spesso dimenticat­a nel quotidiano, sia nei confronti di noi stessi che degli altri». Ma anche nei confronti della Terra. «Perché in fondo un altro pianeta è già il nostro – conclude – e possiamo creare noi un altro modo di stare al mondo». Prevendita per lo spettacolo con musiche di Simone Menozzi su biglietter­ia.ch, all’ente turistico di Biasca e Bellinzona o nei negozi Manor. Info: www.sfg-biasca.ch.

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EMME Il musical nasce dalla collaboraz­ione fra Teatro Tan e Sfg Biasca, che danno appuntamen­to per l’1, 2 e 3 novembre

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