Dal territorio le risorse
Microimprenditorialità nelle zone periferiche, esempi dalle Centovalli
Serata sull’economia di valle promossa dalla locale sezione Plrt. Dal legno e dal miele due progetti che valorizzano ‘la materia’ a disposizione.
Esempi, virtuosi, di piccola imprenditorialità a sostegno della microeconomia di una zona periferica come le Centovalli. Se n’è parlato, con testimonianze dirette, settimana scorsa nella sala del Consiglio comunale di Intragna. Un pubblico interessato ha raccolto l’invito della locale Sezione del Plrt e ha seguito l’incontro. La serata ha permesso di venire a conoscenza di due realtà, di valenza regionale, presentate in modo davvero coinvolgente da parte dei relatori. Il primo riguarda un progetto ideato dal forestale che ha illustrato l’importanza del recupero della legna dai nostri boschi mediante piccoli impianti via fune; una tecnica di lavoro che tiene conto, laddove possibile, anche del rispetto ambientale dal momento che esclude il ricorso – com’è prassi ricorrente laddove le aree di esbosco non sono servite da strade forestali – agli elicotteri. Il progetto, che al lato pratico ha toccato i boschi delle Centovalli, presenta anche un altro vantaggio: quello di favorire la biodiversità. È stata inoltre ribadita l’importanza del legno nei più svariati settori: impiego quale riparo e sostegno per abitazioni, strade o costruzioni di montagna. Altro dato interessante emerso quello legato alle varie possibilità di utilizzo di questa materia prima, ad esempio come cippato, truciolato (tipo pellet), legno d’opera, artigianato, uso decorativo, sempre con ricadute per l’economia locale.
Il secondo esempio di piccola attività imprenditoriale è stato presentato da Geo Sala, apicoltore della regione, con azienda a Camedo. Questi ha sottolineato l’importanza della famiglia degli apidi e degli insetti nel ruolo di impollinatori, come pure le difficoltà legate a questa attività; dalle condizioni del tempo durante l’anno, alle quali anche le api sono sensibili alle malattie, passando per la quantità del polline da fiori e piante delle quali gli insetti si nutrono. Tutte variabili importanti che possono influire sulla produzione annua di miele. L’assenza di agricoltura intensiva (con eventuale ricorso a pesticidi) permette di avere un miele di ottima qualità nelle Centovalli. Di interesse anche le tecniche di lavorazione e gli accorgimenti necessari, nonché gli strumenti utilizzati dall’apicoltore e mostrati alla sala. Chiari esempi di dinamicità concretamente realizzabili, quelli esposti, legati anche allo sfruttamento delle risorse delle quali è ricco il territorio vallerano, Al termine, approfittando di un cielo sereno, i partecipanti hanno potuto recarsi sul piazzale della scuola dove Vittorio Kellenberger ha proposto una breve parentesi astronomica sulla stella Polaris, l’asse polare e la Luna; l’osservazione al telescopio ha chiuso l’evento.