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Papio, mensa poi… il parco

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Lavori in corso per la nuova mensa del Collegio Papio ad Ascona, disegnata dallo studio d’architettu­ra Giraudi Radczuweit, con un investimen­to previsto di 6 milioni di franchi. Ma anche restauro del chiostro, delle antiche porte, dei quadri (alcuni raccolti nella Sala Rossa) e alle facciate della chiesa. Infine, un progetto (che sarà pronto a metà novembre) per il recupero e la valorizzaz­ione del giardino borromaico. Questi alcuni dei temi affrontati ieri sera dall’assemblea dell’Associazio­ne amici del Papio, sodalizio che conta oltre 500 soci. A margine della riunione, abbiamo incontrato il presidente degli Amici, Maurizio Checchi. «La costruzion­e della mensa procede nei tempi e nei costi previsti – afferma –. Sarà terminata la prossima estate. Nel frattempo fervono i lavori di ritinteggi­o, con il chiostro che ha ritrovato splendore. Anche la Sala Rossa ha subito un lifting; la stessa è diventata pure sala per lo stato civile e vi si possono celebrare i matrimoni. Altre opere sono in corso sugli esterni del complesso storico. Procederem­o pure al riordino dell’archivio con documenti del ’600-’700, che magari saranno trasferiti a Casa Serodine, assieme all’archivio comunale». Novità in vista pure per il giardino del collegio, istituto che conta quasi 300 iscritti: «Flavio Zappa ha eseguito una ricerca storica e presto sarà pronto il progetto dello studio Dionea. L’idea è quella di riportare gli spazi all’antico splendore, recuperand­o gli elementi di questo parco borromaico, unico nel suo genere. Un’operazione che sarà sostenuta dall’Ufficio beni culturali e, speriamo, anche dal Comune. Sarà un giardino didattico per gli alunni, ma anche semipubbli­co, con un orto biologico, piante da frutta e vigneto. In previsione pure il recupero delle cantine seicentesc­he».

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