Astano adesso si ‘attacca’ a Tresa
Costretto, unico Comune ticinese, ad alzare il propri moltiplicatore d’imposta al 130%, per far fronte a una situazione finanziaria disastrosa, Astano sta vivendo mesi difficili. Per uscire dalla scabrosa situazione, un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione che chiede di aggregarsi col costituendo Comune di Tresa, la cui nascita è stata approvata negli scorsi giorni dal Gran Consiglio. Salvo ricorsi, la nuova entità amministrativa dovrebbe prendere vita il prossimo mese di aprile, con le elezioni comunali, composta da Ponte Tresa, Croglio, Monteggio e Sessa. Ad Astano anni fa l’idea di una aggregazione era stata scartata, ma ora la situazione è precipitata e i petenti chiedono di stringere i tempi: “È imperativo per gli astanesi cogliere immediatamente questa opportunità e avviare subito la procedura di aggregazione con Tresa” scrivono i ‘primi firmatari’ Fabio Manfrini, Alan Pagani, Davide Hess, Brigitte Masciorini e Andrea Genola. Quest’ultimo è anche l’autore del ricorso contro la fissazione al 130% del moltiplicatore comunale (ad opera del Cantone) e nelle scorse settimane si era pronunciato a sostegno dell’autonomia comunale. Ora avrebbe cambiato idea «alla luce della nuova situazione», ovvero l’inclusione del confinante comune di Sessa (che era in bilico, avendo la cittadinanza votato contro) in Tresa. Abbiamo sentito in proposito la sindaca di Astano Brigitte Cella. «In realtà non dovremmo ancora parlarne, e ci era stato detto di evitare uscite pubbliche durante il percorso per l’aggregazione, ma con gli altri sindaci della Tresa siamo in contatto da due anni. Il problema – ci spiega – è che non potevamo esprimerci pubblicamente, ci era stato chiesto, sia dai Comuni che dal Cantone, di evitare prese di posizione per non compromettere il percorso di aggregazione, vista anche la posizione incerta di Sessa. Adesso stiamo riprendendo i contatti con i municipi e sicuramente alla prossima assemblea comunale (verso metà dicembre, ndr) riferiremo alla nostra cittadinanza». Insomma il tentativo di prendere il ‘treno di Tresa’ era già nei piani, la sindaca non nasconde un certo disappunto per le modalità con cui è stata lanciata la petizione da parte di ‘ex indipendentisti’. È alquanto improbabile che Astano possa entrare subito nel progetto Tresa, per un fatto di tempi, ma la strada è tracciata.