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È ancora caccia grossa

Nel giorno del suo rinnovo, Bertaggia trova la doppietta che stende gli Orsi. ‘Abbiamo disputato un’ottima partita’.

- Di Moreno Invernizzi

Berna – Il Lugano sembra prenderci gusto contro il Berna. Dopo averlo battuto 4-2 un mesetto fa alla Cornèr Arena, i bianconeri si ripetono nella tana degli Orsi, stavolta superandol­i in modo ancora più netto: 2-5. E, soprattutt­o, al termine di una partita che gli uomini di Kapanen gestiscono con mestiere da cima a fondo. Ancora una volta il Lugano al cospetto di una grande squadra si esalta e cava dal cilindro i suoi numeri migliori. «Non dovrebbe essere così, ma a volte la ruota gira a tuo favore, proprio come stasera». A parlare così è Alessio Bertaggia che, nel giorno dell’annuncio del rinnovo per altre due stagioni, è protagonis­ta alla PostFinanc­e Arena di una serata che ricorderà a lungo, suggellata da una doppietta che pesa come un macigno sull’economia della partita e dal premio (meritatiss­imo) di migliore in pista sul fronte del Lugano. «Sono davvero contento di questa serata; mentirei se dicessi di non esserlo. La mia è stata una bella partita, certo, ma al di là dell’individual­ità, stasera tutta la squadra ha disputato un ottimo match. Siamo stati solidi dall’inzio alla fine, bravi nell’uscita del terzo con il disco attaccato alla paletta del bastone. E siamo anche stati capaci a giocare con calma nei frangenti in cui occorreva aver pazienza».

‘Era da un po’ di tempo che ci mancava una prestazion­e di questo livello’, dice il ticinese

Una pazienza che i bianconeri dimostrano di avere già in avvio di partita, quando dopo nemmeno 6’ si ritrovano sotto di una rete. Nessun allarmismo. Mentre sul fronte bianconero dominano lucidità e razionalit­à, è il Berna ad andare in tilt sullo slancio dell’euforia, permettend­o a Bürgler, ben servito da Bertaggia, di ristabilir­e la parità nel punteggio. Poi al 10’19” Fazzini firma l’allungo bianconero, e da lì in poi inizia tutta un’altra partita. Il resto della prima frazione vede gli ospiti crescere in modo lento ma costante, per poi esplodere in tutta la loro potenza nel periodo centrale. Sul piano contabile, i secondi 20’ regalano al Lugano una sola rete (la prima delle due perle di Bertaggia) ma tanta supremazia nel gioco. Gli uomini di Kapanen sono superiori un po’ in tutti i settori della pista a quelli di Jalonen che, capita l’antifona, chiama il timeout già poco dopo il giro di boa di metà partita. Vanamente. La seconda rete di Pestoni sembra ridare slancio al Berna, che nei primi minuti del terzo tempo vive il suo miglior momento della serata. Ma le speranze bernesi di rimonta tramontano definitiva­mente quando Bertaggia si inventa il 2-4 con una spettacola­re cavalcata a tutta pista che si chiude col bastone tenuto con una sola mano. Zangger, a porta vuota, ci mette poi il punto finale. «Nelle ultime partite avevamo sì strappato qualche punticino, ma non eravamo granché contenti di come avevamo giocato. Oggi, invece, abbiamo mostrato decisament­e un volto diverso. Era da un po’ che ci mancava una prestazion­e così. È una bella boccata d’ossigeno, che ci potrà essere d’aiuto per la partita di domenica». Già, perché domani i bianconeri cercherann­o il pass per i quarti di finale di Coppa Svizzera a Davos, dove si sono già spostati subito dopo la partita di ieri.

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KEYSTONE ‘Una bella boccata d’ossigeno’ per l’attaccante numero 10 e i suoi compagni

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