Ad Ambrì un Arcobaleno lungo 30 anni
L’associazione Arcobaleno di Ambrì è stata fondata trent’anni fa da un gruppo di genitori che intendeva creare un luogo d’incontro per bambini e genitori in un comune con molte frazioni sparse su un territorio vasto e con una carenza di spazi adeguati a questo scopo. Le promotrici si sono ispirate alla “Maison Verte” di Parigi ideata da Françoise Dolto; si trattava della prima esperienza di questo genere in Ticino e probabilmente in tutta la Svizzera. A inizio anni 90 si è verificato l’evento che ha notevolmente contribuito a dare più legittimità al progetto: la vincita del primo premio a un concorso promosso da Pro Juventute a livello nazionale che sosteneva le idee più innovative e originali rivolte alla prima infanzia. “Ieri come oggi l’arcobaleno – sottolinea la presidente Manuela Castelli – rappresenta perfettamente il simbolo del nostro progetto: un ponte che simbolizza un armonioso passaggio tra la vita familiare a quella sociale. Inoltre vorrebbe essere, e lo è stato, un’oasi di pace e di tranquillità dove i bambini e i loro accompagnatori vengono accolti e invitati a vivere momenti di socializzazione spontanea”.
Ci sono giochi e attività varie che vengono scelte liberamente dai frequentatori e autogestite osservando le poche regole che devono essere rispettate. “L’idea di limite e il valore della parola rivolta in modo semplice e tranquillo ai bambini di qualsiasi età – annota Castelli – sono sempre stati aspetti fondamentali, da coltivare e curare fin dai primi approcci del vivere sociale dell’individuo”. Il locale è aperto mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 11. Le attività d’accoglienza nella sede e il cartellone annuale di spettacoli dedicati principalmente ai più giovani sono perdurati nel tempo e da alcuni anni le consulenti del progetto Genitori Tre Valli sono presenti mensilmente agli incontri, a disposizione degli interessati. Ringraziando gli enti sostenitori (Dss, Pro Juventute, Coop Cultura, Comune di Quinto e Scuola Media di Ambrì), l’associazione evidenzia i numerosi eventi organizzati per il 30° durante l’accoglienza all’interno del suo locale, come pure il recente spettacolo del mentalista Federico Soldati, cui faranno seguito il 12 febbraio “Andiamoci piano” di Marco Pernici e l’8 marzo “Dimodoché” di Gek Tessaro.