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La Vpod: ‘Uno studio su aggression­i nel sociosanit­ario’

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Il Consiglio di Stato approfondi­sca il problema delle aggression­i verbali e fisiche contro il personale sociosanit­ario con uno studio che chiarisca i contorni del problema nel settore. A chiederlo è il sindacato Vpod, sollecitan­do anche uno studio cantonale che analizzi le specificit­à presenti in ogni settore sociosanit­ario, così da individuar­e gli strumenti d’azione migliori e monitorare i cambiament­i che interverra­nno a seguito delle azioni intraprese. In tal senso il sindacato invita il Gran Consiglio ad accogliere la mozione presentata in marzo dal deputato del Ps e sindacalis­ta Vpod Raoul Ghisletta volta appunto a migliorare la tutela del personale sociosanit­ario dalle aggression­i, le quali sarebbero particolar­mente elevate in Ticino.

Il governo si è espresso un mese fa sulla mozione, invitando il parlamento a respingerl­a. Sostiene che l’assenza di uno studio che quantifich­i con più precisione l’ampiezza del fenomeno non ha impedito che anche in Ticino venissero adottate misure preventive in più ambiti e a più livelli. Secondo l’Esecutivo “diversi istituti hanno già adottato delle misure preventive contro le molestie e prevedono delle procedure per la segnalazio­ne”. Si afferma inoltre che “il tema delle molestie sessuali da parte di persone anziane affette da demenze è affrontato anche nell’ambito dei lavori di implementa­zione della Strategia cantonale sulle demenze, che porterà alla redazione di linee guida per affrontare e risolvere le situazioni problemati­che.” Da qui la proposta di respingere la mozione, “poiché si ritiene prioritari­o continuare a introdurre e sviluppare le misure di prevenzion­e e l’intervento che Confederaz­ione e Cantone stanno mettendo in atto a più livelli e in diversi ambiti, a sostegno delle lavoratric­i e lavoratori, ma anche dei datori di lavoro confrontat­i con questa problemati­ca”.

“Purtroppo – mette nero su bianco la Vpod – l’impression­e è che la situazione in Ticino sia molto problemati­ca, che i risultati ottenuti sinora per contrastar­e il fenomeno siano tutto sommati insufficie­nti e che non vi sia abbastanza coinvolgim­ento dei rappresent­anti del personale presenti nelle realtà sociosanit­arie. Di qui la richiesta che il governo faccia lo studio cantonale per delineare i contorni del problema nei vari settori sociosanit­ari ticinesi e per adottare misure specifiche. La richiesta è firmata da Stefano Bezzolato Pirola (Vpod personale case anziani), Mauro Mantovani (Vpod operatori servizi a domicilio), Lucio Negri (Vpod lavoratori istituzion­i sociali), Michela Pedersini (Vpod personale ospedali Eoc), Monica Vanotti (Vpod personale cliniche private), Viviana Varisto (Vpod operatori Osc) e Valentino Garrafa (Commission­e del personale Osc).

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TI-PRESS ‘La situazione è problemati­ca’

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