In semifinale Ambrì-Trinec
Saranno i cechi a contendere ai leventinesi l’accesso alla finale, grazie al successo per 3-2 contro il Salavat Ufa. E intanto parla René Fasel, giunto all’ultimo dei 26 anni da capo dell’Iihf.
Davos – Nella Vaillant Arena e nelle sue immediate adiacenze, come pure per tutte le strade della cittadina grigionese, continua la festa a tinte biancoblù. Anzi, il già elevato gradimento suscitato dal successo dell’Ambrì Piotta nella partita inaugurale contro il Salavat Ufa ha raggiunto picchi ancora più elevati dopo la vittoria di sabato contro il Tps Turku, affermazione che ha proiettato al penultimo atto gli uomini di Luca Cereda, senza dover passare per gli insidiosi quarti di finale. Certo, sabato i leventinesi sono partiti un po’ imballati, e nei primi 20’ per lunghi tratti hanno subìto il gioco dei finlandesi, che tuttavia non sono stati capaci di concretizzare la loro supremazia. Poi, alla distanza, l’Ambrì Piotta ha saputo rialzare la testa ed elevare il proprio, trovando pure i colpi del k.o. con Flynn (addirittura in inferiorità numerica, esercizio che pure contro i russi aveva regalato una rete ai biancoblù) e due volte D’Agostini (col definitivo 3-0 siglato nella porta vuota, che ha mandato nuovamente in estasi i 6’300 della Vaillant Arena). Encomiabile, fra i pali, la prestazione di Ludovic Waeber, autore di un meritato shutout, per l’occasione preferito a Manzato. Che, comunque, per la semifinale di questa sera dovrebbe ritrovare il suo posto di titolare a difesa della gabbia dei leventinesi.
Nel 2021 col Frölunda
All’edizione del 2021 della Coppa Spengler, per la prima volta dopo 15 anni, ci sarà pure una squadra svedese. Il Frölunda, che va ad aggiungersi a Davos e Team Canada, già certi di esserci. Come pure una squadra finlandese: l’accordo per portare alla Spengler la prima non qualificata alla Champions League è infatti stato esteso per altri 3 anni.