L’Austria volta pagina e si tinge di verde
Vienna – I Verdi abbandonano il loro storico ruolo di partito d’opposizione e prendono il posto dell’ultradestra dell’Fpö come partner di coalizione di Sebastian Kurz, il carismatico leader dei popolari dell’Övp. Tre mesi dopo le elezioni politiche i due partiti hanno raggiunto un accordo per il nuovo esecutivo. Il partito ecologista ha convocato per il 4 gennaio l’assemblea, il cui voto è vincolante per la firma del programma di coalizione. Il giuramento, a questo punto, potrebbe avvenire il 7 gennaio.
“Gli ostacoli più grandi sono stati superati”, ha confermato Kurz dopo una maratona di trattative. Per il leader verde Werner Kogler restano da chiarire “solo alcuni dettagli. Meglio sciogliere subito tutti i nodi che trovarseli poi strada facendo”. Per il momento sembra che ci siano solo vincitori: i ministeri di peso (esteri, interni, finanze, economia, istruzione e agricoltura) vanno alla Övp, mentre i Verdi riceveranno un ‘superministero’ infrastrutture-ambiente-energia, che detterà la linea per quanto riguarda i contestati limiti al traffico pesante sul tratto austriaco dell’asse del Brennero oppure la realizzazione del mega tunnel italoaustriaco, solo per fare alcuni esempi. Non vanno sottovalutati neanche gli altri ministeri verdi. Quello della giustizia dovrà infatti occuparsi degli scandali lasciati dalla Fpö di Heinz Christian Strache, mentre il ministero degli affari sociali avrà in mano la questione profughi. Sotto la guida verde tornerebbe anche il ministero alla cultura. Lo storico partito d’opposizione e soprattutto la sua base oltranzista dovranno ora imparare a governare e – non è da poco – a scendere a compromessi.