Valico commerciale chiuso nei weekend
Con l’inclusione dell’enclave nello spazio doganale europeo Campione d’Italia cessa di far parte del territorio doganale svizzero, con tutte le conseguenze che ne derivano (dichiarazioni e imposizione delle merci e controlli). Andare da Campione a Bissone e viceversa sarà come andare all’estero: da mercoledì ci saranno controlli doganali. Lo prevede un vademecum dell’Amministrazione federale delle dogane della Confederazione. E la dogana italiana a Campione ha già preso possesso degli uffici (l’ex sede dell’azienda turistica).
Non ci sarà invece un’infrastruttura fissa al confine. I controlli avranno luogo nel territorio doganale svizzero (nell’area di Bissone). In questo spazio le guardie di confine svizzere potranno svolgere controlli, mentre i doganieri italiani potranno fare altrettanto nello spazio doganale dell’enclave a ridosso dell’arco che delimita il confine. Saranno controllati i veicoli, le merci trasportate e le persone e i controlli saranno a scandaglio, sul fondamento di un’analisi dei rischi. Le merci in importazione o in esportazione verso la Svizzera dovranno essere dichiarate. “Inoltre in Svizzera dovranno essere versati i dazi doganali e altri tributi (come l’Iva, ndr) – fa sapere la dogana italiana –. Lo stesso discorso, ma al contrario, vale in caso di esportazione dalla Svizzera verso Campione”.
Merci? Dichiarazione di transito
Nel caso di trasporto di merci dovrà essere effettuata una dichiarazione di transito, come per esempio viene fatto per merci che dall’Italia vanno verso un paese dell’Unione europea. Il valico turistico sarà aperto sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro. Quello commerciale dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 16. Per le merci in importazione che superano la franchigia, bisognerà pagare l’imposta locale sul consumo, le cui aliquote sono identiche a quelle pagate in Svizzera. La dogana italiana oggi pomeriggio incontra associazioni di categoria, comitati civici e cittadini per illustrare le novità legate all’inclusione dell’enclave nello spazio doganale europeo, che per i campionesi significa anche non poter più beneficiare della tax free che ai cittadini extraeuropei consente di fare acquisti in Italia – abbigliamento, calzature, orologi, preziosi e via di seguito – senza pagare l’Iva del 22 per cento.