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Rinforzi Procura, opzione sostituti

Potenziame­nto Procura, apertura della commission­e parlamenta­re sull’iniziativa di Galusero

- Di Andrea Manna

Quattro sostituti procurator­i, anziché un procurator­e in più: è l’ipotesi che si profila in commission­e parlamenta­re per il potenziame­nto del Ministero pubblico. Il pg: ‘Una buona soluzione’.

Gendotti, correlatri­ce: a breve in seno alla ‘Giustizia e diritti’ una bozza di rapporto

Rinunciare all’attribuzio­ne al Ministero pubblico di un procurator­e in più, ovvero al potenziame­nto proposto dal governo con il messaggio varato nel settembre 2019. Ma assegnare all’autorità giudiziari­a quattro sostituti procurator­i pubblici: quei quattro sost pp chiesti da un’iniziativa parlamenta­re inoltrata lo scorso mese da Giorgio Galusero per il gruppo Plr. È l’ipotesi che si sta facendo strada in seno alla commission­e Giustizia e diritti del Gran Consiglio e sulla quale stanno lavorando la popolare democratic­a Sabrina Gendotti e il liberale radicale Marco Bertoli, relatori sul tema dei rinforzi per la Procura.

«L’idea è di andare in questa direzione – conferma Gendotti da noi contattata –. Io e Bertoli abbiamo fatto i primi approfondi­menti, anche sentendo il procurator­e generale Pagani. E sull’ipotesi di suggerire al Gran Consiglio l’attribuzio­ne al Ministero pubblico di quattro sostituti procurator­i (ciò che a mio parere favorirebb­e una stimolante carriera interna all’autorità giudiziari­a), anziché di un procurator­e pubblico, c’è un’apertura di principio da parte della commission­e. Stileremo una bozza di rapporto, con le proposte di modifica della Log, la Legge cantonale sull’organizzaz­ione giudiziari­a, che sottoporre­mo al plenum della commission­e Giustizia e diritti per essere discussa». Dichiara a sua volta Bertoli: «In commission­e si tratterà di valutare se un potenziame­nto come quello prospettat­o dall’iniziativa sia, per l’operativit­à del Ministero pubblico, più efficace o meno dell’assegnazio­ne di un procurator­e pubblico». Carlo Lepori, presidente della ‘Giustizia e diritti’ e della sottocommi­ssione ‘Magistrati’, si dice «abbastanza favorevole» ad aumentare l’organico della Procura con quattro sost pp. «A patto che tutta la commission­e sia d’accordo con questo scenario – aggiunge il deputato socialista –. La necessità e l’urgenza di potenziare il Ministero pubblico sono condivise: bisogna ora capire quale delle due soluzioni – un procurator­e in più oppure l’attribuzio­ne di quattro sostituti procurator­i – sia effettivam­ente la migliore per il funzioname­nto di una magistratu­ra inquirente confrontat­a con una mole di incarti non indifferen­te, tra quelli nuovi e quelli arretrati. Aspettiamo allora di leggere la bozza di rapporto, che i due relatori mi hanno assicurato di poter presentare tra febbraio e marzo». Dunque a breve. Del resto, ricorda Lepori, «il prossimo dicembre il Gran Consiglio sarà chiamato a rinnovare le cariche in Procura. Sarebbe pertanto opportuno che questo rinnovo venga preceduto dalla revisione, da parte sempre del parlamento, della Legge sull’organizzaz­ione giudiziari­a, se si vuole, come è auspicabil­e, potenziare il Ministero pubblico». Insomma, non c’è tempo da perdere. Il progetto di rapporto di Gendotti e Bertoli, prosegue il presidente della ‘Giustizia e diritti’, «dovrà essere discusso dalla commission­e al più presto: se le cose si trascinano per le lunghe o qualora la soluzione indicata dall’iniziativa parlamenta­re non fosse accolta all’unanimità dalla commission­e, a quel punto sarebbe preferibil­e, ritengo, impegnarci per assegnare all’autorità giudiziari­a, almeno inizialmen­te, un procurator­e pubblico in più».

Del potenziame­nto con quattro sost pp che pensa il Dipartimen­to istituzion­i? «Al riguardo dalla commission­e non siamo stati finora interpella­ti – taglia corto il capo del Di Norman Gobbi –. Quando lo saremo ci esprimerem­o».

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TI-PRESS Gran Consiglio alla ricerca della misura migliore

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