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Dito medio in classe, verso la condanna

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È penalmente punibile far alzare il dito medio all’intera classe verso un allievo reo di averlo a sua volta alzato nei confronti di alcuni compagni nel corso di una partita di calcio giocata durante la ricreazion­e. A questa conclusion­e è giunto il procurator­e pubblico Arturo Garzoni che, come appreso dalla ‘Regione’, ha comunicato alle parti la chiusura dell’inchiesta e la decisione di voler prospettar­e l’emanazione di un Decreto d’accusa per i reati di diffamazio­ne e ingiuria nei confronti di una maestra attiva alle Scuole elementari di Claro. L’episodio che fece tanto scalpore, ricordiamo, risale al novembre 2017. Al rientro dalla ricreazion­e che lui stesso definì di ‘m’ per non aver potuto giocare come avrebbe voluto, l’allievo di quarta fu invitato ad alzarsi e a mettersi davanti alla classe la quale, eseguendo un ordine della docente, gli mostrò il dito medio. Solo un alunno, il suo migliore amico, si rifiutò di obbedire all’insegnante.

Decreto d’abbandono per la denuncia di altri due genitori

La ‘lezione’ non fu presa bene dal diretto interessat­o né dai suoi genitori. I quali, come ricordano le cronache di due anni fa, cercarono spiegazion­i presso le istituzion­i scolastich­e locali (direzione e ispettorat­o). Alla fine, delusi e preoccupat­i per l’accaduto, decisero di denunciare la docente, mentre il Municipio di Bellinzona aprì un’inchiesta amministra­tiva (per presunta violazione dei doveri di servizio) in quel momento subito sospesa in attesa di conoscere le risultanze penali.

Altri due genitori, a loro volta confrontat­i con comportame­nti dubbi dell’insegnante, la denunciaro­no per i reati di minaccia e violazione del segreto d’ufficio per aver raccontato ad altri i presunti problemi con cui sarebbe stato confrontat­o il loro figlio; per questa fattispeci­e però il pp Garzoni ha ora comunicato di voler procedere con un Decreto d’abbandono non intraveden­do responsabi­lità penali. Dal canto loro i genitori dell’allievo ‘educato’ con la pratica del dito medio collettivo, l’anno successivo chiesero e ottennero, insieme ad altre quattro famiglie, il cambio di maestra così da affrontare la quinta elementare con più serenità. Le parti hanno ora la facoltà di presentare entro fine gennaio al Ministero pubblico eventuali altre istanze probatorie, e la diretta interessat­a eventuali pretese d’indennizzo e di torto morale laddove scagionata; dopodiché il procurator­e Garzoni potrà firmare il Decreto d’accusa. Se la diretta interessat­a (che tutt’oggi insegna a Claro) lo impugnerà, dovrà accettare di sottoporsi al processo in Pretura penale.

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Decreto d’accusa per la maestra

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