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Campione d’Italia pagherà gli oltre cinque milioni di debiti col Ticino, ristorni verso lo sblocco

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Il prossimo mese di febbraio si chiuderà la vicenda dei debiti del Comune di Campione d’Italia nei confronti di enti pubblici e privati del Canton Ticino. Debiti che hanno superato i 5 milioni di franchi, maturati negli ultimi anni. A sua volta il Consiglio di Stato di Bellinzona potrà sbloccare la quota di ristorni (quasi 4 milioni di euro) congelati a seguito del mancato pagamento dei debiti dell’enclave.

Si avvia quindi a conclusion­e un contenzios­o che ha rischiato di minare gli accordi fra Svizzera e Italia. È quanto è stato deciso ieri a Roma nel corso dell’incontro del presidente del Gran Consiglio Claudio Franscella e dell’ambasciatr­ice svizzera in Italia Rita Adam, con la commission­e permanente degli Esteri del Senato, presieduta da Vito Petrocelli (M5S). Fra i partecipan­ti all’incontro, anche il senatore Alessandro Alfieri (Dem varesino) che negli ultimi mesi si è chinato sui molti problemi di Campione d’Italia. E dell’enclave si è parlato anche nell’incontro romano del presidente Franscella, considerat­o che con l’inclusione di Campione d’Italia nello spazio doganale europeo in riva al Ceresio sono sorte numerose criticità: da qui la decisione di continuare gli incontri bilaterale, sia a livello politico che tecnico (le due dogane) per smussare le asperità. Prima fra tutte quelle derivanti dal fatto che al valico di Campione d’Italia dallo scorso 1° gennaio c’è una dogana, con relativi controlli. Una presenza indigesta per i campionesi.

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