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L’erba del vicino

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San Gallo – Il Tribunale amministra­tivo federale ha accolto il ricorso di una famiglia contadina vodese che invia le sue mucche per l’estivazion­e all’estero, su pascoli nel limitrofo territorio francese, e a cui, per questa ragione, l’Ufficio federale dell’agricoltur­a (Ufag) aveva negato contributi, i cosiddetti supplement­i per il latte trasformat­o. I ricorrenti sono proprietar­i di un’azienda a Valeyres-sous-Rances, ai piedi del Giura vodese. Nel gennaio 2018, il servizio d’ispezione dell’Ufag aveva constatato che l’alpeggio di Mont de l’Herba, dove i bovini passano la stagione estiva, è situato in territorio francese, a meno di due chilometri dal confine, secondo una tradizione che dura dal 1912.

Due mesi dopo, l’ufficio federale ha comunicato ai contadini che non soddisface­vano le condizioni per i contributi al latte trasformat­o in formaggio e per il foraggiame­nto senza insilati. Dunque, nel luglio 2018 alla famiglia di agricoltor­i è stato richiesto il rimborso dei 31’810 franchi ricevuti dal 2013 al 2016.

Dal canto loro, i contadini hanno fatto notare che il concetto di latte svizzero non è definito nella legislazio­ne. Ora il Taf ha stabilito che la Legge sull’agricoltur­a non esclude dal diritto ai supplement­i il latte di bestiame svizzero tradiziona­lmente portato al pascolo estivo in alpeggi della regione di confine.

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