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Curiosità e pesci ‘invisibili’!

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La balena della Groenlandi­a non ha certo la pelliccia. In compenso ha uno spesso strato di grasso che la protegge dal freddo. Ma spesso quanto? Più di un metro. E poi ci sono i cosiddetti “pesci ghiaccio”. Sono conosciuti anche con il nome “Icefish”: vivono nelle gelide acque antartiche a temperatur­e che raramente superano lo zero e, anche loro, come diverse altre creature (animali e vegetali), utilizzano il sistema dell’antigelo. Però gli Icefish sono anche gli unici vertebrati a non possedere emoglobina. L’ossigeno di cui hanno bisogno arriva nel plasma sanguigno direttamen­te in soluzione. Ecco perché, a vederli, risultano trasparent­i. Come ghiaccio, appunto.

Fra le creature che producono l’antigelo più portentoso ricordiamo alcuni coleotteri dell’Artico e dei minuscoli collemboli dell’Antartico. In queste lande desolate, dove la temperatur­a può arrivare anche oltre i -60 gradi, l’antigelo deve essere molto efficace. E così è, infatti, visto che la sostanza antigelo dei piccoli collemboli è 30 volte più potente di quella dei pesci.

Ma in tutto questo viavai di dormite… cosa accade alle naturali funzioni corporee? Molti animali riciclano la pipì: è molto preziosa e aiuta a non congelare (o, nei climi torridi, a idratarsi). Viene riciclata sotto forma di proteina, utile a mantenere la muscolatur­a in buona salute nei mammiferi. E il resto? Beh, quello se lo tengono. Alcuni usano il metodo “tappo”: per qualche mese non si va in bagno. Si forma una pallottola fatta di pelo e feci, che viene espulsa al risveglio.

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© VDOS Global / WWF-Canada

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