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Donazioni ai partiti con richiesta di deduzione i casi riferiti a quattro anni fiscali

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Trentuno casi (persone fisiche) riferiti all’anno fiscale 2014, per un totale di versamenti pari a 312’200 franchi; 46 riferiti al 2015, per un totale di 463’200 franchi; 48 riferiti al 2016, per un totale di 483’762 franchi; 49 casi riferiti all’anno fiscale 2017, per un totale di 493’700 franchi. Sono i dati contenuti nella risposta del Consiglio di Stato all’interrogaz­ione di Fabrizio Sirica. Tra i quesiti posti dal deputato Ps quello a sapere il numero di persone fisiche che dal 2014 hanno chiesto “la deduzione fiscale per donazioni a partiti dichiarand­o un versamento pari a 10mila franchi” e il numero di quelle “che hanno dichiarato più di 10mila”. I dati citati riguardano, spiega il governo, “tutti i contribuen­ti già tassati (stato al 10 ottobre 2019) che, per il relativo anno fiscale, hanno fatto valere in deduzione un importo pari o superiore a 10mila franchi” (l’importo massimo riconosciu­to in deduzione “è limitato a 10’100 franchi”). Sono deducibili anche i contributi “suddivisi fra più organizzaz­ioni politiche (per esempio, in parte a un partito cantonale e in parte al suo corrispond­ente a livello federale), senza quindi raggiunger­e per il partito cantonale la soglia che gli impone di notificare il finanziame­nto”, precisa l’esecutivo. Da controlli del fisco a campione e anonimi è emerso che le deduzioni “si riferiscon­o sostanzial­mente a tali situazioni”. Non è tuttavia da escludere che ci siano stati in passato “casi di mancata notifica” ai sensi della legge. Intensific­ata intanto l’informazio­ne ai partiti “per evitare errori o dimentican­ze fatti in buona fede”.

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