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‘La Città sta spendendo troppo’

Intervista a Giulio Deraita e Luigi Calanca che lasciano la Lega per formare la lista civica ‘Liberi’

- Di Samantha Ghisla

Nei primi 3 anni di Bellinzona aggregata non sempre si sono sentiti in sintonia con la sezione del movimento: ‘Non c’è più l’entusiasmo di un tempo’

Promotori della lista civica sono due consiglier­i comunali domiciliat­i a Claro (l’ex sindaco e vicesindac­o Luigi Calanca e l’ex municipale Giulio Deraita) e l’ex consiglier­e Fabrizio Ferracini, che ha dimissiona­to recentemen­te dal Cc.

Chi sono e in quali quartieri abitano – chiediamo a Calanca e Deraita – le persone disponibil­i a candidarsi per la lista civica?

Al momento siamo in sei candidati provenient­i dai quartieri di Claro e Giubiasco; i nominativi li pubblicher­emo prossimame­nte sul nostro sito web www.liberi-ti.me. Copriamo gli estremi territoria­li sull’asse nord-sud della nuova Bellinzona. Sono comunque ben accetti nuovi candidati da altri quartieri. La lista civica è partita da Claro, ma vuole rappresent­are tutti e 13 i quartieri; meglio quindi se alcuni di questi sono anche rappresent­ati.

Da dove deriva la scelta del nome? ‘Liberi’ per noi significa essere liberi di esporre le nostre idee, di interpreta­re il modo di fare politica senza cadere nella partitocra­zia, ciò che inevitabil­mente avviene se iscritti a un partito. Liberi di proporre una politica aperta, indipenden­te, e che non miri sempliceme­nte a creare un consenso che ci permetta di essere eletti o rieletti. Liberi significa per noi anche ascoltare la gente, e nel contempo trarre piacere nel nostro cammino, ovunque questo ci porti.

Cos’è mancato alla Lega per fare la differenza in questa legislatur­a e convincere entrambi a ricandidar­vi? Da cosa vi distanziat­e?

Vorremmo guardare avanti, a dove andiamo, e non focalizzar­e l’attenzione sul da dove veniamo. Nella Lega non troviamo più lo stesso entusiasmo di allora, e non sempre ci siamo sentiti in sintonia. Succede. Noi non ci distanziam­o, ma ci avviciniam­o invece a quello che vogliamo fare, e che in parte abbiamo fatto in questi tre anni. Vogliamo dire quello che pensiamo e fare politica come vogliamo. Va quindi vista in modo diverso, nel senso che noi ci avviciniam­o a quello che vogliamo essere e fare. Non ci distanziam­o da nessuno.

Avete dei temi forti su cui intendete puntare? Quali?

Vogliamo perseguire una politica economica pragmatica e parsimonio­sa. Bellinzona sta spendendo troppo e a medio termine ne vedremo le conseguenz­e. Già il preventivo 2020 è stato salvato da riforme in materia di ‘sgravi’ agli investimen­ti, altrimenti chiuderebb­e con 3,5 milioni di perdita, e nel frattempo proponiamo spese di diversi milioni (si vorrebbero acquistare immobili come a Monopoli), senza terminare le vecchie opere nei quartieri. Che ne sarà del moltiplica­tore d’imposta promesso in sede d’aggregazio­ne? Inoltre alcuni enti autonomi sono fuori controllo, procurano buchi contabili senza alcuna entrata, il Museo civico Villa dei Cedri in primis, che costa oltre un milione all’anno per un ricavo di 15’000. Tutto all’insegna della cultura. Questi alcuni nostri cavalli di battaglia nella prossima legislatur­a, ma ne potremmo citare altri.

Come mai non vi proponete anche per il Municipio?

È logico che la candidatur­a per il Municipio ci darebbe una maggior visibilità, con ricadute positive anche sulla lista del Consiglio comunale. Non nego che un pensiero lo abbiamo fatto, avremmo anche i candidati adatti. Siamo però realisti e pragmatici: non abbiamo ancora i numeri. Sarebbe quindi una mera azione di disturbo verso gli attuali attori di quella scena, e questo non rientra nella nostra filosofia.

Come si svolgerà la vostra campagna elettorale?

Di principio in economia. Come gruppo prevediamo di fare un volantinag­gio e di utilizzare il nostro sito. Grazie sin d’ora anche agli organi d’informazio­ne che ci vorranno dare lo spazio. Individual­mente ogni candidato può disporre come vuole. Anche in questo siamo liberi.

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TI-PRESS A sinistra Giulio Deraita e a destra Luigi Calanca
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