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Artisti ‘in erba’ per l’Expo Idéale

Il Museo per bimbi (ma non solo) festeggia i vent’anni con una installazi­one work in progress ‘Hervé Tullet... si gioca!’ è il percorso creativo realizzato in collaboraz­ione con l’artista francese. Ci abbiamo provato...

- Di Beppe Donadio

Si attesterà intorno ai 30-35 anni l’età media di tutti coloro che, guidati da Viviana, siedono sui cuscini colorati a interagire con ‘Un libro’, bestseller di Hervé Tullet da 3 milioni di copie. Più che una conferenza stampa ‘attiva’, come d’abitudine al Museo in erba, pare una seduta d’ipnosi regressiva di gruppo nella quale recuperare tutti gli ‘Oooh” di stupore che col tempo diminuisco­no.

‘Hervé Tullet... si gioca!’ è il percorso di giochi, letture e creatività realizzato in collaboraz­ione con l’artista e performer francese – noto per l’ampia produzione di libri illustrati per l’infanzia – che s’inaugura quest’oggi e che resterà aperto sino al 15 marzo. L’inaugurazi­one è doppia, perché il 2020 è per il Museo in erba il Ventennale. «Nel 1999 mi venne un’idea», racconta la direttrice Loredana Bianchi, sfogliando proprio ‘Un’idea!’, libro di Tullet: «Creare in Ticino un museo per i bambini. Oggi, vent’anni dopo, siamo immersi nel mondo di colori di chi lo scorso anno ha frequentat­o i laboratori, un mondo allestito in modo fantastico dall’équipe delle nostre animatrici».

Fresco della collaboraz­ione con Tullet per l’Expo Idéale del Tanween festival in

Arabia Saudita, il Museo in erba si appresta ad allestire la propria Expo Idéale. Ovvero: bimbe e bimbi ‘cresciuti’ sono invitati a creare (giocando) forme e colori che andranno a popolare le pareti del Museo dando vita all’installazi­one work

in progress che occuperà man mano l’intero spazio espositivo: «Il Museo è già decorato da tanti lavori colorati realizzati lo scorso anno durante alcuni laboratori Tullet», spiega Bianchi; «Questa prima parte si arricchirà, da qui al 15 marzo, dei lavori realizzati da adulti e bambini che parteciper­anno alla mostra e ai laboratori». La foto dell’Expo Idéale ‘in erba’ una volta concluso – Bianchi chiama il tutto «L’esposizion­e di Tullet senza Tullet» – si scatterà domenica 15 marzo insieme a Leo, figlio dell’ideatore, per finire sulla piattaform­a internazio­nale del progetto.

Una settimana a Dharhan

Dell’esperienza araba dice Viviana Rossi, a nome delle collaborat­rici. «In ottobre, Tullet ci ha chiesto di preparare il terreno a Dharhan, Arabia Saudita». L’incarico: formare il team di educatori del Children Museum all’interno del centro King Abdulaziz, durante il locale Tanween festival, in vista della creazione di piccole opere d’arte sullo stile Tullet, parte di quella Expo Idéale internazio­nale che include Lugano. Il risultato: «Una settimana di scambio culturale in un paese che era un’incognita per noi, vista l’impostazio­ne così giocosa, basica, bisognosa di apertura a divertirsi, a scordarsi l’eccellenza grafica. Ci chiedevamo come un’idea simile potesse attecchire in un paese molto chiuso fino a poco tempo fa, soprattutt­o in ambiti artistici».

E invece: «L’entusiasmo è stato contagioso. È stato un incontro tra culture diverse, ma con una fluidità di comunicazi­one inattesa. Forse quel centro è un’isola, forse l’ambito culturale si apre al mondo più di altre realtà profession­ali, ma ci ha stupiti la voglia di andare oltre i confini abituali».

Non solo a parole

Quello dell’Expo Idéale è il punto d’arrivo dell’intera esperienza offerta dal Museo in erba. ‘Hervé Tullet... si gioca!’ si snoda attraverso altri tre punti. Il percorso interattiv­o ‘Giochi di scultura’, un’installazi­one di base che mette a disposizio­ne tagli, buchi e fessure dentro i quali i bimbi possono integrare il materiale di recupero che arriva dagli scarti della produzione industrial­e. C’è poi il ‘Si legge!’, allestito nel cosiddetto ‘Angolo delle storie’: seduti sotto a dieci illustrazi­oni originali di Tullet si sperimenta la magia dei libri senza parole del creativo francese, scoprendo come la narrazione possa avvenire anche attraverso suoni e intonazion­i. La terza tappa è alla scoperta degli artisti – Merz, Calder e Flavin – attraverso supporti che s’ispirano alle loro opere, ulteriore spunto del Museo per avvicinare, tramite indizi accattivan­ti, i bimbi all’arte. Programma e orari di apertura sono su www.museoinerb­a.com).

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Si può fare ‘Oooh...’ da oggi fino al 15 marzo (sotto, il risultato finale)
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