Il giorno di Dante Alighieri
A un anno dalle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il governo italiano ha istituito la giornata nazionale dedicata al poeta, “Il Dantedì”, come ha spiegato il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, che verrà celebrato “ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia”. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante. Per le celebrazioni dantesche, ha annunciato il ministro, l’impegno globale dello Stato italiano sarà di due milioni di euro. La proposta di una giornata nazionale dedicata a Dante, oltre ad essere oggetto di diversi atti parlamentari, aveva raccolto l’adesione di intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali, dall’Accademia della Crusca, alla Società Dantesca, alla Società Dante Alighieri, all’Associazione degli italianisti alla Società italiana per lo studio del pensiero medievale. Tra le prime adesioni internazionali, quella di Marco Solari in veste di presidente del Festival di Locarno e delegato degli Eventi letterari Monte Verità, annunciata lo scorso agosto. Numerosi i progetti al vaglio del Comitato per le celebrazioni presieduto dal professor Carlo Ossola, fondatore e a lungo direttore dell’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana. “Al comitato sono arrivati 322 progetti, da tutta Italia e anche dall'estero, in seguito al bando che scadeva il 31 dicembre 2019. Ci sono bellissime proposte di mostre, spettacoli teatrali, reading che stiamo valutando sotto la guida del professor Ossola e pensiamo di vagliarli entro marzo 2020” ha spiegato Maria Ida Gaeta, segretaria generale del Comitato nazionale per le Celebrazioni Dante 2021 che ha ricordato come a dare il via alle celebrazioni sarà “il 4 settembre un concerto di Riccardo Muti a Ravenna che sarà replicato a Firenze e Verona. Ci sarà anche una grande mostra a marzo alle scuderie del Quirinale”. Numerose iniziative sono previste anche nei piccoli centri italiani, oltre ovviamente all’estero: che le celebrazioni del Sommo Poeta non si possano limitare a un solo luogo lo fa comprendere bene anche il libro di Giulio Ferroni, ‘L’Italia di Dante’ (La Nave di Teseo) nel suo “Viaggio nel paese della Commedia” di oltre mille pagine sulla traccia dei luoghi danteschi.