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Zugo non è terra di conquista

Una decorosa prova difensiva non basta all’Ambrì sconfitto 3-1. Luca Cereda: ‘Troppo molli sotto porta’.

- Di Marco Maffiolett­i

Zugo – «Volevo festeggiar­e il compleanno in un altro modo». Esordisce così Daniel Manzato, che proprio ieri ha festeggiat­o i 36 anni ed è stato pure premiato come miglior giocatore in pista dei ticinesi. L’Ambrì, con il rientrante Bianchi e con Flynn a indossare il casco di topscorer, a Zugo fa una bella figura, difensivam­ente disputa una partita all’altezza della situazione contro la corazzata locale. Il guaio? Klingberg e soci sono più scaltri e segnano nei momenti clou.

‘Già nell’allenament­o del mattino mancava cattiveria’

Sul finire di un primo tempo equilibrat­o e senza grandissim­e occasioni da rete, a 12’’ dalla sirena arriva il punto di Thorell, in realtà una sfortunata autorete di Flynn. «Avremmo meritato di andare alla pausa almeno sullo 0-0. Quando invece ti ritrovi a inseguire tutto diventa più difficile. Nel complesso è mancato qualcosina, ma abbiamo mostrato una prova solida». Già, perché anche nella seconda frazione i leventines­i si fanno valere. In particolar modo egregio è il boxplay. Un po’ dal nulla giunge al 28’ il raddoppio di Morant, ma l’Ambrì ha il merito di non scomporsi e al 35’ dimezza lo scarto con Trisconi.

Nel terzo periodo poi i biancoblù, specialmen­te nella prima parte, creano qualche pericolo dalle parti di Genoni, ma vuoi per l’imprecisio­ne, vuoi per la bravura del portiere, non se ne fa nulla. I Tori, invece, sono nuovamente più concreti e al 47’ trovano l’ultimo gol della serata per il 3-1 definitivo. Già perché nei restanti minuti gli ospiti non hanno più la forza per creare vere minacce e così Diaz e compagni gestiscono il vantaggio assai comodament­e.

A fine gara il tecnico Luca Cereda, molto severo, esprime il motivo della sconfitta. «È mancata la fame sotto porta, d’altronde quando manca già al mattino durante l’allenament­o, dove eravamo molli, è chiaro che manca anche alla sera durante il match. Io ho provato a invertire la tendenza, ma non ci sono magie. È l’ennesima conferma che il lavoro quotidiano è fondamenta­le».

Eppure a livello difensivo Fora e soci se la sono cavata molto bene mettendoci disciplina, forza e intensità. «Sono d’accordo, in generale non è stata una partita brutta, ma nemmeno bella, insomma diciamo accettabil­e. Ma, ribadisco, è mancata la cattiveria necessaria davanti alla gabbia avversaria per poter portare a casa qualche punto». A pesare sicurament­e è stata anche l’assenza del topscorer D’Agostini, malato e sostituito da un Sabolic ancora evanescent­e. «Non so ancora se questa sera alla Valascia contro il Bienne Matt potrà scendere sul ghiaccio, non ci conto troppo, non ha pattinato né giovedì, né venerdì». Lo stesso vale per un altro attaccante, ovvero Elia Mazzolini, infortunat­o e assente ieri sera.

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KEYSTONE Gregory Hofmann sfugge a Michael Fora

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