Alla ricerca di equilibrio
Nel Lugano debutta Badji, mentre Massagno è sempre alle prese con il problema lunghi. Doppio impegno per il Riva.
Domani e domenica si torna al campionato che per il Riva prevede due gare nel weekend, complice un calendario assurdo se si pensa che le momò sono state ferme un mese: oggi a Friborgo contro l’Elfic, domani in casa contro l’Aarau. Inutile nascondere che sono due impegni molto difficili, ma bisogna comunque dare fiducia alle ragazze di Montini nel loro processo di crescita.
Per quel che riguarda gli uomini, oggi i Tigers sono di scena a Ginevra, mentre domani alle 16 la Spinelli ospita il Boncourt. I bianconeri saranno ancora senza Nzege, ma ci sarà il debutto di Pape Badji.
«Parliamo di un giocatore completo e non in “formazione” come Camara – ci dice il tecnico dei luganesi Salvatore Cabibbo –. Abbiamo svolto buoni allenamenti, siamo carichi ma sappiamo anche di affrontare una squadra molto forte: vedremo quale sarà la nostra reazione e, soprattutto, l’atteggiamento mentale, essenziale oramai in tutte le gare». Robbi Gubitosa dal canto suo non ha ancora digerito la sconfitta di Neuchâtel, al netto dei tiri liberi sbagliati e di tre tecnici che sono pesati sull’esito del match.
«Ho preparato un video con i soprusi subiti per tutta la gara, decisioni che hanno condizionato risultato e giocatori – afferma il coach di Massagno –. Sono stati fischiati falli unidirezionali e, chiaramente, sono saltati i nervi a molti. Se io metto un piede in campo mi becco un tecnico, se l’allenatore avversario di certe squadre parla e urla e invade il terreno, nessuno fischia. Non è vittimismo, sono dati di fatto che, stranamente, penalizzano solo certi club e non faccio nomi, tanto chi mastica basket sa a chi penso».
Già, nel basket ci siamo da mezzo secolo e qualcosa abbiamo visto. Tornando a parlare della prossima partita, siete ancora in emergenza lunghi, visto il perdurare dell’infortunio a Slokar e all’Aventino di Aw... «È un aspetto che molti dimenticano, perché in effetti il solo Chuwku non può bastare e Marko Mladjan in quella posizione concede un mare di chili agli avversari, proprio come Chuwku. Questa emergenza ci ha spinti verso altre soluzioni tattiche ma, chiaramente, i centimetri sotto canestro contano non poco, soprattutto se non hai una percentuale alta da parte degli esterni».
E Colter? «Ha svolto un solo allenamento prima di Neuchâtel ma lui ci garantisce solidità in difesa e maggior velocità in attacco. Un cambiamento che non può essere assimilato in tre ore, ovvio, ma ci stiamo lavorando». Boncourt squadra rognosa? «Direi proprio di sì: ha molto potenziale fisico e tecnico sotto le plance e un buon assortimento fuori. Dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco e trovare una migliore continuità e aggressività in fase difensiva, senza passaggi a vuoto come a Neuchâtel».